Cade in un pozzo fognario, operaio muore dopo una settimana

È morto dopo una settimana in ospedale uno dei due operai che mercoledì scorso erano rimasti intrappolati a nove metri di profondità in un pozzo al santuario Madonna di San Polo a Lonato del Garda, nel Bresciano. Gianfranco Corso, 50 anni, è deceduto agli Spedali civili di Brescia

Gianfranco Corso, 50 anni, è deceduto agli Spedali civili di Brescia
Gianfranco Corso, 50 anni, è deceduto agli Spedali civili di Brescia
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È morto dopo una settimana in ospedale uno dei due operai che mercoledì scorso erano rimasti intrappolati a nove metri di profondità in un pozzo al santuario Madonna di San Polo a Lonato del Garda, nel Bresciano. Gianfranco Corso, 50 anni, è deceduto agli Spedali civili di Brescia. Dipendente di una ditta spurghi l'uomo era sceso per aiutare il collega che aveva accusato un malore a causa della presenza di gas, ma a sua volta era stato male per aver respirato fumi tossici nel pozzo. È l'ennesima morte sul lavoro nel Bresciano, a pochissimi giorni da quella di Gianfranco Amicabile, l'artigiano di 48 anni travolto da una fiammata mentre lavorava sul tetto di un capannone della Scaroni Carpenterie.

L'incidente

Mercoledì 30 agosto, intorno alle 14.30, durante i lavori al santuario Madonna di San Polo a Lonato (Brescia) i due operai erano rimasti feriti e bloccati in un pozzo profondo 9 metri. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti il primo operaio era sceso nella cavità da solo, ma ha accusato un malore. Il collega, accorgendosi che l'altro era in grave difficoltà sarebbe intervenuto calandosi per soccorrerlo ma è poi caduto rovinosamente per alcuni metri perché, forse a causa della fretta, l'imbragatura che lo manteneva sospeso non era stata stretta correttamente. Entrambi gli operai raggiunti dai Vigili del Fuoco erano stati portati comunque in salvo dal personale che era rimasto in superficie e dai soccorritori giunti poi sul posto. Le loro condizioni non erano sembrate gravi ma dopo il ricovero Corso si è aggravato. Sul posto tre mezzi dei vigili del fuoco, i carabinieri e i gli operatori sanitari sia in ambulanza che con l’elisoccorso.

La strage continua

Intanto la strage sul lavoro in Italia continua: un operaio è caduto da un lucernaio mentre era al lavoro all'interno di un'azienda in via Fioretti, nella zona Baraccola, ad Ancona. La caduta, dall'altezza di circa dieci metri, non gli ha lasciato scampo. Inutile ogni tentativo di soccorso: l'uomo è morto per le gravi ferite riportate. Sul posto gli operatori sanitari, i vigili del fuoco e la polizia. Al vaglio la dinamica dei fatti. È morto anche l'operaio di 54 anni rimasto gravemente ferito dopo un incidente sul lavoro avvenuto a Corchiano, in provincia di Viterbo.

L'uomo, originario della Campania, da una prima ricostruzione sarebbe rimasto ferito per il distacco di un pezzo di parete esterna di una palazzina in ristrutturazione.

È accaduto nella zona delle case popolari, in via Donatori di Sangue, dove erano in corso i lavori. Sul posto erano arrivati i carabinieri di Fabrica di Roma e Corchiano. L'eliambulanza era giunta nel borgo del Viterbese per il trasporto d'urgenza al Gemelli di Roma.

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