"Come la Costa Concordia, lo yacht è integro". Cosa hanno trovato i sommozzatori

L'ispettore Tilotta racconta il quadro emerso durante le immersioni: "L'imbarcazione è appoggiata su un fianco, nel lato di dritta. Non presenta squarci, segni di urti"

"Come la Costa Concordia, lo yacht è integro". Cosa hanno trovato i sommozzatori
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La tromba d'aria, la paura a bordo, lo yacht affondato, i salvataggi, le ricerche e le drammatiche notizie sul ritrovamento dei corpi senza vita. Diversi contorni della tragedia che si è consumata a Porticello devono essere ancora chiariti, a partire da cosa sia accaduto all'imbarcazione in quei momenti di pericolo. Nel frattempo sono riprese le immersioni degli speleosub nel luogo del naufragio del veliero avvenuto a Palermo; Marco Tilotta - ispettore del Nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Palermo - ha spiegato il quadro che si è palesato nel corso delle immersioni in acqua.

L'esperto ha rivelato un primo particolare tutt'altro che scontato. Anzi, è un elemento che fa riflette se si prende in considerazione la fortissima intensità del vento: quando sono scesi sott'acqua, verso le ore 5:30 del mattino, è stato ritrovato lo yacht "praticamente intatto". È stata fatta un'ispezione sia a prua sia a poppa e l'imbarcazione è risultata apparentemente integra, "appoggiata su un fianco, nel lato di dritta". E sembra che non vi siano neppure danni evidenti: "Non presenta squarci, segni di urti".

Tilotta - intervistato da Il Messaggero - l'ha definito uno scenario "simile alla Costa Concordia, in scala ridotta". Ora spetta al gruppo di speleosub di Roma e Sassari, che hanno una specializzazione specifica e possono contare su attrezzature differenti e più specifiche, entrare nello yacht per fare un punto della situazione. Alcuni di loro, fa sapere l'ispettore, hanno operato proprio nel caso della Costa Concordia.

Nelle prossime ore bisognerà provare a spiegare come è possibile che l'imbarcazione sia stata trovata ancora intatta; al momento non è possibile fornire una risposta e non si può fare altro che vagliare le ipotesi. La tromba d'aria è stata definita "estremamente intensa, improvvisa e molto localizzata". Il vento era fortissimo e non è da escludere che lo yacht, nonostante le grandi dimensioni, possa comunque essere stato ribaltato.

Comunque proseguono le ricerche anche sulla costa con gli elicotteri e in mare con le moto d’acqua. Ci si continua a chiedere se qualcuno possa essere stato sbalzato fuori e lontano ma, considerando che il naufragio è avvenuto di notte e che la tromba d'aria è stata improvvisa, si presume che in molti stessero all'interno. "Hanno davvero avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato", è stato il commento amaro di Tilotta.

Inizialmente era circolata la voce secondo cui dagli oblò si riuscissero a vedere i cadaveri, ma l'esperto ha smentito e l'ha bollata come una "falsa notizia" diffusa nelle scorse ore. "Dagli oblò siamo riusciti a vedere solo la condensa, detriti, bottiglie, residui", ha spiegato.

Questa mattina i sommozzatori dei vigili del fuoco sono impegnati per la prima immersione della giornata, nel tentativo di recuperare i dispersi. Nella tarda serata di ieri gli speleosub hanno completato l'immersione e sono riusciti ad accedere al ponte di comando dello yacht, ma i suppellettili che ostacolano il passaggio hanno impedito loro di andare oltre.

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