Violenza e spregiudicatezza: è questo che emerge dalla ricostruzione degli investigatori per l'aggressione dello scorso 4 novembre in corso Como a Milano. La vittima, un 21enne, si è salvato per un soffio e ora la polizia ha stretto il cerchio sui suoi aggressori. "Nella schiena ne ho tirate tipo otto (coltellate, ndr), tre qua. Io ho beccato un polmone fra. Io gli ho tirato un calcio, questo si è rialzato, era forte, lui mi ha tirato un pugno", è una delle frasi intercettate dalla polizia e pronunciate da Anwar L., 19enne di origine marocchina per il quale è stata firmata l'ordinanza di custodia cautelare al pari di Djibril S., coetaneo di nazionalità italiana ma nato in Senegal.
Nel registro degli indagati è stato iscritto anche il gemello di Anwar L., sul quale non è però stata emessa alcuna ordinanza di custodia cautelare. "Si manifesta un ricorso gratuito e immotivato alla violenza, determinato dall’adesione acritica a una subcultura nella quale l’illegalità e il ricorso alla violenza costituiscono dai valori da rivendicare", si legge nelle motivazioni per la custodia cautelare. Il 4 novembre la banda violenta era composta da circa 10 soggetti, che si sono scagliati contro la vittima al rifiuto di prestare un accendino. "Almeno 4 o 5 di loro avevano i coltelli", è il racconto di uno dei testimoni riportato da il Giorno. "Si era fatto di balloons e dell’elio esilarante...", ha dichiarato un'altra testimone riferendosi a Djibril. Si tratta di una nuova droga, derivante dai palloncini pieni di protossido d'azoto, che di solito è usata come sostanza anestetizzante ma che i giovanissimi hanno scoperto come droga da "sballo", che viene impiegata soprattutto in Nord Europa ma che si sta diffondendo con grande velocità anche nel nostro Paese.
"A un certo punto, vedo Anwar estrarre un coltellino dalla sua calza, si rivolgeva a un ragazzo che successivamente ho saputo chiamarsi D. (il ferito più grave, ndr) e gli diceva che se non si levava lo avrebbe accoltellato. Il ragazzo ha iniziato a scappare, ma è scivolato in terra", prosegue ancora il racconto della testimone riportato da il Giorno. E di coltelli, quella notte, ce n'erano tanti.
La vittima è stata colpita da un coltello bilama e quelli che sono stati sequestrati dagli investigatori sono coltelli a lama lunga, da 16 e da 21 centimetri. Gli altri dieci della banda, di cui tre minorenni, sono stati fermati subito dopo l'aggressione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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