A Napoli sono state vandalizzate e strappate decine di locandine con i volti degli israeliani - la maggior parte bambini e adolescenti - rapiti lo scorso otto ottobre durante l'incursione terrorista di Hamas. Le locandine erano state attaccate a pali della luce e cabine telefoniche nel pieno centro della città partenopea soltanto qualche ora prima. Molte sono state completamente strappate. Nel migliore dei casi, su alcune è stata disegnata una croce nera, sopra i volti dei sequestrati. Episodi simili sono stati denunciati a Milano e in altre città italiane.
Un disperato grido d'aiuto per gli israeliani
"Il 7 ottobre - si legge nei pochi manifesti rimasti - quasi 200 civili israeliani innocenti sono stati rapiti e portati nella Striscia di Gaza. La loro posizione rimane sconosciuta. Più di 3.000 donne, uomini e bambini, di età compresa tra i 3 mesi e gli 85 anni, sono stati feriti, uccisi, picchiati, violentati e separati brutalmente dai loro cari da Hamas". Nelle molte copertina campeggiava la parola "Rapito", nella parte alta, al centro la foto di un israeliano sequestrato con accanto i dati anagrafici, il nome e l'età, in basso un codice digitale da scannerizzare, con all'interno tutti i dettagli della nobile iniziativa. Nel messaggio lanciato dagli anonimi napoletani, c'era anche la richiesta di fotografare le copertine e condividerle sui social network, per avere una diffusione ancora maggiore.
L'indignazione di Napoli per il gesto antisemita
A Napoli, in migliaia nelle ultime ore hanno condannato il gesto. Nei bar, nelle piazze ma soprattutto sui social network e nei moltissimi gruppi dedicati alla città, la reazione è stata unanime. "Come si fa a ridurre in questo stato dei volantini in cui si chiede aiuto per trovare dei ragazzi rapiti da dei sanguinari terroristi - commenta sconcertata una donna, sotto un post che riportava la notizia -. Bisogna soltanto pregare che queste povere persone tornino a casa fra le braccia dei loro affetti". "Una pratica tutta di sinistra - continua un utente - che da settimane continua con queste velate ma tremende posizioni antisemite nei riguardi del popolo israeliano e a favore dei terroristi di Hamas".
Sdegno e stupore per il gesto è arrivato anche dalle alte sfere della politica campana. Poche ore fa Saverino Nappi, capogruppo della Lega nel consiglio regionale della Campania ha commentato la vicenda. "Napoli - ha dichiarato Nappi - terra d’amore, ripugna chi compie gesti di questo genere, espressione soltanto di insensibilità e mancanza di umanità. Non è strappando manifesti o bruciando bandiere d’Israele che si affronta questo enorme dramma".
Intanto, continuano senza sosta preoccupanti segnali antisemiti in Italia e in Europa. Soltanto qualche giorno fa a Parigi, le case dei cittadini di origine israeliana sono state "marchiate" con delle stelle di David di vernice, disegnate sui muri esterni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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