Dopo giorni di forte maltempo sono ripresi gli sbarchi a Lampedusa. Nelle ultime 24 sono oltre 1200 i migranti arrivati sull'isola, salpati da Tunisia e Libia. Per la precisione, si tratta di 32 imbarcazioni che trasportavano complessivamente 1275 migranti di sedicente origine del Burkina Faso, Camerun, Costa d'Avorio, Guinea, Mali, Sierra Leone, Nigeria, Senegal, Liberia, Benin, Siria e Gambia. Dichiarano di essere partiti da Kerkenna, Sfax, Gabes e Tebulba in Tunisia e solo una manciata di queste barche ha fatto cenno a Zuwara, in Libia.
Come da prassi, tutti gli sbarcati sono stati condotti nell'hotspot dell'isola dove si è arrivati a superare le 1800 presenze contemporanee. Fin dalla mattina sono stati accelerati i trasferimenti, perché si ipotizzava che la giornata di oggi sarebbe stata molto impegnativa. Quattrocento persone in mattinata sono state fatte salire sul traghetto di linea per Porto Empedocle. Il lavoro di prefettura e polizia è stato incessante negli ultimi giorni, quasi h24, proprio perché con il miglioramento delle condizioni del mare era stata prevista una ripresa poderosa degli sbarchi sull'isola.
L'obiettivo era quello di liberare quanto più possibile la struttura con trasferimenti continui, in modo tale da arrivare ad avere l'hotspot quanto più vuoto possibile per far entrare i nuovi arrivati. Ma davanti a questi numeri risulta molto complicato avere un flusso in uscita maggiore rispetto a quello in entrata, quindi il numero di persone ospitate tende inevitabilmente a salire. Oggi, con i traghetti di linea, fra mattina e sera, sono stati 600 a lasciare l'isola. Ieri, invece, erano state trasferite 1.100 persone.
"Siamo stanchi e stufi di sentire e leggere hotspot di Lampedusa al collasso. Grazie all'impegno di questura e prefettura l'hotspot non è in sofferenza. È pieno, ma ordinato. La Croce Rossa riesce a governare la situazione, mentre la polizia effettua identificazioni e fotosegnalamenti con ritmi altissimi e con ordine esaurendo gli oltre mille arrivi al giorno", fanno sapere dalla questura di Agrigento. Gran parte del merito va alla nuova organizzazione del lavoro, che rispetto al passato ha permesso di accelerare le operazioni burocratiche.
Nei prossimi giorni sono previste nuove ondate di sbarchi con la stessa intensità di quella affrontata oggi, se non più importanti, ma il lavoro all'hotspot non sembra incontrare ostacoli o rallentamenti. Le squadre della polizia di Stato si alternano nell'identificazione degli arrivi e di contro si organizzano i gruppi per le partenze dall'isola in direzione di altre strutture dislocate in tutta la penisola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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