L'Italia è di nuovo sotto una forte pressione migratoria a causa delle buone condizioni del meteo e del mare. Dalla mezzanotte di oggi sono sbarcati 186 migranti a Lampedusa, che si trovavano a bordo di 4 carrette partite dalla Tunisia. Si aggiungono agli 11 che sono arrivati nella giornata di ieri, che avevano sbarcato sull'isola 408 persone. Come da prassi, sono stati tutti portati nell'hotspot di Cala Imbriacola, da alcune settimane gestito dalla Croce Rossa, dove ora ci sono 800 ospiti. Altre decine di barchini ci risultano essere in viaggio o pronti a partire. A sud-ovest di Lampedusa le due piccole navi Ong Aita Mari e Nadir hanno intercettato un gruppo di sette barchini, che non è specificato fossero in difficoltà. Complessivamente avevano a bordo 294 migranti: 174 sono saliti a bordo della Aita Mari.
I tempi di permanenza nella struttura lampedusana si sono accorciati sensibilmente col nuovo corso e già questa mattina la prefettura di Agrigento, in accordo con il ministero dell'Interno, ha disposto il trasferimento di oltre 563 migranti entro questa sera, senza utilizzare mezzi militari ma sfruttando i traghetti di linea che già coprono la tratta. In 203 verranno imbarcati sul traghetto di linea Galaxy che in serata giungerà a Porto Empedocle. Altre 360 persone saranno trasferite con il traghetto di linea della sera.
Quasi tutti i barchini hanno riferito alle autorità di essere salpati da Sfax, principale hub tunisino delle partenze, e di essere di sedicente provenienza da Etiopia, Somalia, Sudan, Guinea, Costa d'Avorio, Mali, Camerun, Gambia e Burkina Faso. La tariffa massima che avrebbero pagato per salire su queste carrette è di 2500 dinari, equivalenti a circa 740 euro. Una tariffa quasi standard, a meno di flessioni nel prezzo, per i convogli di subsahariani.
Nella giornata di ieri gli assetti italiani hanno recuperato anche 44 migranti che si trovavano su un barchino di 6 metri naufragato nel tragitto dalla Tunisia a Lampedusa. Pare che fossero in 50 nel gruppo e che in 6 siano dispersi ma nessuno degli occupanti del barchino riesce a dire in che circostanza siano scomparsi, anche perché alcuni degli occupanti sostengono che quei 6 abbiano effettuato un trasbordo su un'altra imbarcazione, dal momento che stando ai loro racconti ci sarebbero state diverse barche che sono partite e hanno viaggiato insieme dalla Tunisia all'Italia. Le ricerche delle motovedette nell'area in cui il barchino è affondato non hanno dato esito.
Nel frattempo sono arrivati i numeri del rapporto annuale della Guardia costiera italiana, che oltre a pattugliare gli 8mila km di costa italiana è responsabile di tutte le sue acque territoriali e dell'area Sar assegnata.
Nel 2022 sono stati 901 gli eventi coordinati della Guardia costiera legati ai flussi migratori, con 57.235 migranti recuperati. 1017 sono state le ore di volo effettuate dai mezzi aerei del corpo e 145mila le miglia percorse dalle unità navali della Guardia costiera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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