Sono trascorsi giorni dalla scomparsa della piccola Kataleya Alvarez, la bambina di 5 anni misterioramente sparita nel nulla sabato pomeriggio. La procura di Firenze al momento non esclude alcuna pista, anche se quella che sembra rafforzarsi nelle ultime ore è quella del racket all'interno dell'hotel dove la piccola vive insieme alla madre, una struttura fatiscente occupata alcuni anni fa con all'interno diversi gruppi familiari.
Il pm della Procura distrettuale antimafia, Christine Von Borries, ha aperto un fascicolo per sequestro di persona a scopo di estorsione. Non c'è al momento, secondo gli investigatori dell'Arma dei carabinieri che stanno conducendo le indagini, nessun elemento che porti a pensare a un coinvolgimento delle persone indicate dalla madre della piccola come possibili responsabili. L'orientamento degli investigatori va nella direzione del racket dei posti letto all'interno dell'hotel ma si tratta al momento di ipotesi investigative che non hanno trovato ancora il necessario riscontro.
La madre, nelle ore immediatamente successive alla sparizione della bambina, aveva indicato come possibili responsabili alcuni individui che, come lei, abitano l'hotel e con i quali una decina di giorni ebbe un alterco, con relativa aggressione per una vicenda legata proprio al racket degli affitti nell'immobile. "Non farò denuncia, non farò niente, ma lasciate tornare a casa mia figlia", aveva implorato la donna nel tentativo di convincere chi l'avesse eventualmente presa a farla tornare a casa. Mentre la procura indaga, le squadre di ricerca ufficiali e i volontari hanno battuto la città palmo per palmo per ritrovarla.
Sono stati controllati anche alcuni alloggi Inpdap occupati a poche centinaia di metri dall'ex hotel, ma anche qui il riscontro è stato negativo. La prefettura nelle ultime ore ha chiuso il piano delle ricerche della piccola e ora sono in corso le indagini della polizia giudiziaria, anche se i volontari non si sono ancora arresi e continuano le ricerche per il suo ritrovamento. Ieri è stata sentita anche la madre della bambina che al momento della scomparsa non si trovava in casa ma era a lavoro.
Per questo motivo inizialmente era stato aperto un fascicolo per abbandono di minore, poi sostituito da quello per sequestro di persona. La donna è stata ascoltata per oltre un'ora dagli inquirenti come persona informata sui fatti.
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