"Io non chiedo il permesso al governo". Vespa difende Zelensky a Sanremo

"Immaginare che avremmo dovuto chiedere il permesso alla presidenza del Consiglio è surreale" , ha affermato il conduttore e giornalista

"Io non chiedo il permesso al governo". Vespa difende Zelensky a Sanremo

Non si placano le polemiche per la partecipazione di Volodymyr Zelensky al Festival di Sanremo. Il "fronte del no", formato da intellettuali, personaggi dello spettacolo e pure da qualche politico, ritiene non opportuna la presenza del presidente ucraino all'interno di un contesto musicale legato al mondo dell'intrattenimento. Bruno Vespa ha tuttavia svelato alcuni interessanti retroscena. A cominciare da come e quando è nata l'idea di inserire un intervento del capo del governo di Kiev nel programma dell'evento.

Le parole di Bruno Vespa

Prima di tutto, come ha spiegato Vespa nel corso di un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, non ci sarebbe stato alcun intervento del governo Meloni dietro la vicenza Zelensky-Sanremo. "Immaginare che avremmo dovuto chiedere il permesso alla presidenza del Consiglio è surreale" , ha affermato il giornalista, aggiungendo che il presidente ucraino gli avrebbe semplicemente fatto sapere di gradire un eventuale partecipazione al Festival.

"Nella preparazione del mio viaggio in Ucraina, Zelensky ci ha fatto sapere che avrebbe gradito partecipare al Festival. Il che non è per lui una grande novità: è stato a Venezia, a Cannes, ai Golden Globe" , ha raccontato. Vespa ha quindi fatto sapere con chi ha parlato di quest'ipotesi: "Ai vertici aziendali, poi con Amadeus e, tutti d’accordo, hanno deciso la collocazione nella serata conclusiva".

Le polemiche, e le allusioni in merito ad un ipotetico ruolo giocato da Palazzo Chigi, sono montate in quanto, a detta della maggior parte tra i detrattori di questa scelta, un messaggio divulgato da Zelensky davanti a milioni di spettatori, in Eurovisione, assumerebbe una valenza politica se trasmesso sulla tv pubblica italiana.

Secca la risposta di Vespa: "Ricordiamo sempre la libertà dell’informazione. Nel ‘90 intervistai Saddam Hussein contro il parere del governo italiano. Ma stavolta l’Italia è molto schierata con l’Ucraina, fino a prova contraria. Piuttosto ho la sensazione che una parte dell’opinione pubblica italiana abbia un po’ sottovalutato quello che sta succedendo in Ucraina" .

Le polemiche su Zelensky a Sanremo

A proposito dell'opinione pubblica italiana, Vespa ha dato la sua personale interpretazione al fatto che alcuni politici, tra cui Matteo Salvini, si sono detti contrari alla partecipazione di Zelensky al Festival di Sanremo. "Evidentemente alcuni leader politici assumono le ragioni di quella parte dell’opinione pubblica che esprime perplessità. Opinione che non condivido ma che rispetto", ha dichiarato.

Nei giorni scorsi, rispondendo ad una domanda dell'Ansa, il giornalista ribadiva di non capire "tutto questo rumore" per un "breve intervento di Zelensky" al Festival. Il conduttore, dopo aver intervistato il leader ucraino, aveva dato a Domenica In l'annuncio della sua presenza in collegamento video.

"Al Festival hanno partecipato alte personalità della politica internazionale e sono stati trattati tutti i temi sociali, anche scabrosi e controversi - ha sottolineato ancora -.

Zelensky è stato ospite ai festival di Cannes e Venezia, oltre che ai Golden Globes, e mi dispiace questo malanimo nei confronti di un uomo che si sta battendo con straordinario coraggio per salvare la libertà del proprio popolo da una pesantissima aggressione".

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