Taormina - La Polizia ha arrestato in Sicilia il presunto boss della ’ndrangheta Paolo Rosario De Stefano, di 33 anni, inserito nell’elenco dei 30 latitanti più pericolosi. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha chiamato questa mattina il capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli, per congratularsi dell’operazione.
L'arresto del latitante De Stefano, irreperibile dal 2005, è stato bloccato dalla Squadra mobile di Reggio Calabria in una località turistica siciliana. Ha una condanna confermatagli in appello ad otto anni di reclusione per associazione per delinquere di tipo mafioso. Paolo De Stefano è figlio di Giorgio De Stefano, ucciso nella guerra di mafia che si scatenò negli anni ’80 a Reggio Calabria, fratello di Paolo, anch’egli assassinato.
In vacanza a Taormina Era in vacanza a Taormina con la moglie e le tre figlie il presunto boss della ’ndrangheta arrestato. De Stefano è stato bloccato in una casa che aveva preso in affitto nella località turistica siciliana. Non era armato e non ha opposto resistenza all’arresto. Paolo Rosario De Stefano era l’ultimo dei latitanti della cosca De Stefano.
Un gruppo criminale che ha fatto la storia della ’ndrangheta, contrapposto al gruppo Imerti in una guerra di mafia che negli anni ’80 ha provocato centinaia di morti tra cui i due capi storici della cosca, i fratelli Giorgio, padre di Paolo Rosario, e Paolo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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