Quel nettare italiano che si fa «americano»

Il vino aromatizzato inventato da Carpano è ingrediente celebre in tutto il mondo

È l'italian way del cocktail, un vino liquoroso aromatizzato la cui fortuna nel mondo non conosce tramonto. Ideato a Torino nel 1786 da Antonio Benedetto Carpano riadattando il nome del Wermut, parola che in tedesco identifica l'Artemisia maggiore, la pianta che ne costituisce la principale base aromatica, è un vino di produzione nazionale dalla gradazione alcolica non inferiore al 16% (il 18% per le versioni secche o dry) aromatizzato con artemisia o assenzio e altre piante come il camedrio, il cardo santo, la maggiorana, la melissa, il timo, la salvia, fiori, frutti, radici, scorze (cannella, china, melograno), legni, cortecce e succhi.

Con il vermuth si preparano cocktail a cvolte celeberrimi come il Martini Dry (gin e vermuth dry) che ha anche numerose variazioni sul tema), il Manhattan (Bourbon Whiskey, vermuth dolce e Angostura), lo Skipper (vermouth Dry, Whisky, succo d'arancia e granatina), il Rob Roy (vermuth dry, Whisky e Angostura), il Burnsides (vermuth e gin), l'Algonquin (Bourbon, vermuth dry e succo d'ananas) e l'Orange Blossom (gin, vermouth dolce e succo d'arancia).

Da noi molto amato e oltretutto tipicamente italiano a onta del nome è l'Americano: un long drink che si prepara direttamente nel bicchiere (meglio un Old Fashioned) con tre centilitri di vermuth rosso, 3 centilitri di bitter, selz, ghiaccio abbondante e

una scorza di limone.

Le due bottiglie che proponiamo sono un grande classico (il Carpano Punt e Mes dalla stessa azienda dell'ideatore del vermuth) e uno dei migliori «artigianali», quello prodotto dalla torinese Cocchi.

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