New York - I sommozzatori che da due giorni
scandagliano l’Hudson hanno recuperato finora otto vittime del
peggior disastro aereo a New York dal 2001, la collisione in
volo tra un piccolo Piper con tre americani a bordo e un
elicottero in sorvolo turistico dove si trovavano, oltre al
pilota, cinque bolognesi: tutti e nove hanno perso la vita.
La responsabile del National Transportation Safety Board,
Debbie Hersman, ha annunciato il recupero oggi di altri quattro
corpi che si aggiungono ai tre riportati ieri a galla. È stata
intanto ridotto il bando ai sorvoli di piccoli jet e degli
elicotteri imposto dopo l’incidente: erano stati vietati sotto i
600 metri, ora la "no fly zone" e al di sotto dei 30 metri. Il
divieto era stato imposto per agevolare le indagini, non perchè
finalmente le autorità per la sicurezza del volo si siano
accorte che l’affollatissimo e sregolato corridoio aereo
sull’Hudson sia diventato, a detta di addetti alla sicurezza e
di molti piloti, una vera e propria ’autostrada della mortè ad
alta quota.
Ritrovati resti nell'Hudson Il volo dell’elicottero turistico, un velivolo uscito nel
1997 dalle officine Eurocopter, doveva durare 12 minuti:
l’impatto è avvenuto pochi minuti dopo il decollo. L’elicottero
si è letteralmente disintegrato in aria: ecco perchè il
riconoscimento a vista dei corpi è impossibile. Oggi, mentre
continuano le autopsie, il lavoro dei sub ha riportato a galla
una gamba e un torso che era rimasto intrappolato nella
fusoliera. Non è chiaro se del pilota Jeremy Clark, che
lavorava da solo un anno da Liberty Tour, o di uno degli
italiani.
I sommozzatori hanno ripescato anche il relitto
dell’elicottero da sei metri di profondità: una gru
galleggiante dell’esercito è stata usata per portarlo a galla.
È stato localizzato il Piper, ai cui comandi si trovava
l’imprenditore immobiliare di Filadelfia Steven Altman con il
fratello Daniel e il nipotino adolescente Doug. "È una
terribile tragedia", ha detto Bloomberg che domani incontrerà
a New York all’ambasciatore italiano a Washington Giovanni
Castellaneta.
Le indagini proseguono senza sosta ma saranno lunghe:
settimane se non mesi.
Bologna apre un'inchiesta Per il disastro aereo di New York
la
procura di Bologna ha aperto un fascicolo a carico di ignoti
per i reati di disastro aereo colposo e omicidio colposo
plurimo. Si tratta di un atto dovuto a seguito della recente
richiesta di aprire una indagine avanzata dal Codacons alla
procura del capoluogo emiliano. Fin dal primo annuncio del
disastro i magistrati bolognesi avevano esaminato i noti
problemi e limiti di procedibilità che discendono
dall’articolo 10 del codice penale e la circostanza che,
comunque, nel caso concreto anche i piloti dei due aeromobili
hanno trovato la morte. "Per i reati commessi all’estero ad
opera di stranieri - spiegano i magistrati in una nota - sono
ben note le difficoltà che si frappongono ad un procedimento
in Italia: di recente ciò si constatò per il disastro aereo
di Los Roques e per l’uccisione in Venezuela di un noto
imprenditore bolognese".
Messaggio radio da terra La Nstb ha rivolto un appello al pubblico
di consegnare qualsiasi materiale visivo che aiuti nelle
indagini. La Hersman ha rivelato che un pilota di elicotteri
ancora a terra nell’eliporto della Liberty Tour cercò di
avvertire il collega ai comandi del velivolo della morte che il
Piper stava avvicinandosi pericolosamente alle spalle. "Ha mandato un messaggio radio al pilota. One-Lima-One.
Hai un aereo ad ala fissa dietro di tè. Ma dal pilota non c’è
stata risposta", ha detto la Hersman. Dopo qualche istante la
tragedia: il Piper ha colpito con l’ala destra l’altro velivolo
facendolo precipitare e inabissandosi a sua volta nel fiume a
poca distanza dal punto dove alcuni mesi fa un jet della Us
Airways era atterrato miracolosamente senza fare neanche un
ferito.
Mentre passano le ore salgono le polemiche.
In un anno 33 incidenti mortali Un mese fa
l’ispettore generale del ministero dei Trasporti aveva criticato
la Federal Aviation Administration perchè i livelli di
sorveglianza esercitata sui cosiddetti voli a richiesta, le
piccole compagnie che offrono elicotteri e piccoli aerei in
affitto a privati, sono decisamente inferiori a quelli sui voli
commerciali.
La Ntsb aveva fatto dal 2002 sedici raccomandazioni per
migliorare i livelli di sicurezza sui 2.300 operatori di voli "on demand" attivi negli Usa e nessuna è stata attuata. Quanto
alla Faa, nel settembre 2004 aveva emesso 124 raccomandazioni
che, a quasi quattro anni di distanza, sono rimaste lettera
morta.
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