Nissan premia Juke con Nismo Potenza e grinta per il mini Suv

ShanghaiNel panorama mondiale delle rassegne automobilistiche il Salone di Shanghai, povero di visitatori nonostante i 23 milioni di cinesi che vivono nell'area, è oggi al primo posto nelle strategie dei costruttori europei e americani visto che la Cina è l'unico Paese (1,33 miliardi di persone, ma soltanto 200 milioni finora abilitate alla guida) in forte crescita sotto il profilo di vetture e veicoli commerciali. Nei prossimi anni nasceranno nuove fabbriche nelle regioni più interne, grazie alla priorità che ad esse ha riconosciuto la nuova dirigenza cinese, un bacino di grande interesse per i costruttori generalisti e non solo. Il Gruppo Volkswagen, per esempio, presente nel Paese della Grande Muraglia da trent'anni è già partito con un investimento di 9,8 miliardi di euro da spendere entro il 2015 che porteranno all'apertura di 7 nuovi stabilimenti che faranno salire gli addetti del Gruppo da 25mila a 100mila entro la stessa data, per sfornare, nel 2018, 4 milioni d'unità contro le 2,6 attuali. A Shanghai Audi ha scelto di presentare in prima mondiale la A3 Sedan a quattro porte, la prima volta a tre volumi della compatta di Ingolstadt che arriverà anche da noi. Prima mondiale anche per Skoda Superb Sw, auto globale, e per il concept Volkswagen CrossBlue Coupé, anticipazione di un crossover extralarge che non arriverà in Europa. Ultima novità dalla galassia Vw, che in Cina si muove come se fosse in Bassa Sassonia, la Lamborghini Aventador del cinquantenario con 20 cv in più. Il lusso, in Cina, continua a crescere, anche se forse a ritmo più moderato, e anche gli altri brand premium tedeschi fanno sfilare ad Auto Shanghai (dal 21 al 29 aprile) concept importanti: per Bmw si tratta della X4 concept, quasi di serie, muscoloso Sport Activity Vehicle, lungo 4,64 m. Da Stoccarda, Mercedes-Benz, ha portato un concept che interpreta la terza versione di medie realizzate sulla piattaforma inaugurata dalla Classe A, il crossover Gla caratterizzato da linee molto decise e aggressive. Ogni salone dell'auto ha la sua star e Shanghai non si sottrae alla tradizione. Quest'anno il compito è facile, perché all'Auto Show ha debuttato la nuova Ghibli, modello chiave per l'obiettivo di 50mila vetture l'anno che è stato assegnato a Maserati. Un nome antico per la Casa del Tridente che segna la prima assoluta di un diesel, un V6 tutto italiano, targato Vm di Cento, sviluppato dal team Maserati guidato dall'ingegner Paolo Martinelli, 3 litri , che verrà proposto in due versioni: 275 cv e 250 cv, pensata con un occhio alla legislazione fiscale italiana. È un V6 anche il benzina Twin Turbo montato sulla Ghibli S (410 cv) che oltre alla classica trazione posteriore può essere abbinato anche alla integrale Q4 by Maserati. Ghibli è lunga 4,97 metri, 29 cm in meno della Quattroporte, e competerà nella sempre più affollata classe delle grandi coupé. Sarà costruita a Grugliasco insieme alla sorella maggiore a partire dal mese di giugno, per consegne che inizieranno dopo poche settimane con prezzi ancora da definire intorno ai 70/80mila euro. Saranno giovani, 30/35 anni, e sicuramente membri del club dei milionari, un'élite che annovera già oltre un milione di soci, i clienti delle 50 LaFerrari destinate alla Cina.

Puntano quasi tutto sui modelli specifici per il mercato cinese gli altri stranieri, da General Motors con i diversi modelli Buick, alla Peugeot, mentre Ford e Citroën, grazie alla globalità delle loro vetture, non sono costretti a particolari acrobazie. Ottime, anche in Cina, le performance del marchio Ds che a Shanghai ha inaugurato il primo Ds World.

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