L'Italia "sbarca" sulla Luna. E può battere il record mondiale

Lanciata con successo Lugre, la missione sperimentale per testare nuove tecnologie importanti per le future missioni lunari. Il payload è stato interamente progettato e realizzato nel nostro Paese

L'Italia "sbarca" sulla Luna. E può battere il record mondiale
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Un passo in più verso la Luna. Alle 7:11 di questa mattina ha preso il via il viaggio di Lugre, la missione sperimentale destinata a testare nuove tecnologie importanti per le future missioni lunari e per l'esplorazione spaziale profonda. E c'è la firma tricolore, visto che il payload innovativo è stato interamente progettato e realizzato in Italia per conto dell'Agenzia spaziale italiana, grazie alla collaborazione tra Asi e Nasa. Tra circa un mese entrerà in orbita lunare, mentre atterrerà sul nostro satellite nei primi giorni di marzo.

Il primo strumento interamente Made in Italy pronto a sbarcare sulla Luna è motivo di orgoglio per il nostro Paese. L'obiettivo di Lunar GNSS Receiver Experiment è la ricezione dei segnali dei satelliti di radio-navigazione GPS e Galileo dalla Terra e da e verso la Luna. L'esperimento è fondamentale per caratterizzare e valutare l'impiego da parte dei futuri esploratori lunari nel corso dei loro spostamenti, non solo sulla superficie ma anche intorno alla Luna. Un ruolo cruciale è ricoperto dal software Defined Radio Receiver, una tecnologia avanzata - molto sensibile ai segnali GPS e Galileo - in grado di misurare nei minimi particolari la posizione nello Spazio, addirittura negli ambienti assai lontani dal nostro pianeta. Si tratta di un'importante novità: tutto ciò sarà utile per la preparazione di missioni lunari permanenti.

Così l'Italia si conferma sempre più protagonista per agevolare la presenza umana nella nuova esplorazione lunare. Lugre è un esperimento sfidante e di frontiera a livello mondiale. Testando strumentazione e capacità di navigazione sfidanti, si pone un traguardo ambizioso: provare a infrangere il record mondiale attualmente in vigore, posto a metà strada tra Terra e Luna. "Nessuno fino ad oggi ha mai osato queste distanze", ha sottolineato Teodoro Valente, presidente dell'Agenzia spaziale italiana.

L'esperimento scientifico dell'Asi mette in evidenza la capacità del settore spaziale, "con l'offerta di un Made in Italy e di una ricerca a livelli elevati e in grado di dare risposte tecnologicamente avanzate e senza eguali".

Si è rivelato fondamentale l'apporto sia dell'azienda veneta Qascom (che si è occupata della realizzazione della strumentazione e che ora supporterà le operazioni della missione) sia del Politecnico di Torino (che ha contribuito alla definizione degli obiettivi scientifici e che adesso gestirà l'elaborazione dei dati). "Il 2025 si apre, decisamente, sotto il segno della Luna. Buona navigazione Lugre", ha concluso Valente.

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