Pasta: 5 errori da non fare quando la si cucina

Cucinare la pasta è una vera e propria tradizione per gli italiani, ma è facile cadere nell'errore: ecco i cinque più comuni e i benefici per gli over 60

Pasta: 5 errori da non fare quando la si cucina

Un piatto di pasta cucinato secondo tradizione è parte integrante del Dna di ogni italiano, con sempre più adepti ed estimatori in giro per il mondo. Nonostante le emulazioni e i tutorial online, cucinare un buon piatto di pasta può essere un percorso ricco di insidie. Durante le fasi di preparazione e cottura si può facilmente scivolare nell’errore, incappando in piccoli intoppi che possono pregiudicare il risultato finale. L’attenzione ai dettagli è importante, come potrebbero confermare gli chef e i cuochi stellati di tutto il mondo.

Cucinare la pasta è un atto di amore, spesso una dinamica automatica per chi ne conosce tutti i trucchi e ne è un grande estimatore. È parte integrande della quotidianità di ogni italiano, vero biglietto da visita in tutto il globo, ma amata e conosciuta un po’ ovunque. Ma se prepararla sembra così facile, lo è ancor di più cadere nell’errore, tanto da portare in tavola una pietanza magari scotta o poco gustosa. Ecco alcune regole da seguire durante le fasi di preparazione e gli errori più comuni che vengono commessi ogni giorno.

Cucinare la pasta, gli errori più comuni

Pasta fresca

Pietanza amata e onnipresente sulle tavole di tutto il Pianeta, spesso al centro di diatribe e rivendicazioni, la pasta è l’emblema della cucina del Made in Italy. Non solo per le tante tipologie di preparazione, per le tradizioni legate alla creazione di impasti e ripieni, ma soprattutto per la cottura. Un gesto automatico, naturale ma non privo di insidie. Ecco i 5 errori più comuni:

  1. Acqua e pentola: sembra un'azione semplice, ovvero mettere l’acqua sul fuoco, ma quanta bisogna versarne e quale pentola è bene impiegare? Per la cottura perfetta per la pasta lunga è importante utilizzare una pentola alta, mentre una bassa e larga è perfetta per la corta. Ciò che conta è che l’acqua sia sufficiente ad accogliere il quantitativo da cuocere, così che si possa mescolare con agilità senza che si rompa o, peggio, si attacchi al fondo della stessa pentola. La pasta deve cuocere e muoversi delicatamente nell’acqua senza che si incolli, divenendo immangiabile;
  2. Tipologia e sale: la tipologia di pasta da utilizzare riveste un ruolo fondamentale, ad esempio una trafilatura in bronzo la rende perfetta ad accogliere condimenti e sughi. Il costo incide sulla qualità e sulla lavorazione scelta per offrire un prodotto di qualità. Ma quando è tempo di versarla? La pasta si butta letteralmente nell’acqua appena questa avrà iniziato a bollire. A questo punto andrà versato il sale, con un quantitativo tutt'altro che casuale: 7 grammi per 100 grammi di pasta. Inoltre, il sale deve essere gettato solo al momento della bollitura, su fiamma moderata: mai prima, per non fermare il processo di ebollizione, e mai durante la cottura della stessa pasta;
  3. Tempi e acqua di cottura: i tempi di cottura non sono indicativi ma certificati, la pasta deve cuocere il minutaggio suggerito dal produttore. Mai oltre poiché scuocerebbe, mentre per gustarla al dente si può scolare un minuto prima. Facendola poi saltare in padella con poca acqua di cottura, olio e sugo per tutto il minuto rimanente. L’amido è importante e l’acqua di cottura ne è ricolma: offre alla pietanza la possibilità di amalgamarsi senza bisogno di panna o condimenti troppo elaborati;
  4. Come scolare e attrezzatura: il coperchio è importante e va utilizzato per agevolare la fase di ebollizione, poi rimosso durante la cottura. La pasta si mescola con una forchetta avendo cura di non spezzarla, ma per scolarla è meglio utilizzare uno scolapasta con manici oppure una schiumarola. Così da evitare di scolare l’acqua nel lavandino, riciclandola per amalgamare il sugo. La pasta si può anche assaggiare prima di versarla nello scolapasta, così da testarne la cottura;
  5. Acqua di cottura e olio: come anticipato, l’acqua di cottura svolge un ruolo importante, se ne può versare mezza tazza in una padella capiente, aggiungendo la pasta, il sugo e il formaggio. Facendo saltare il tutto con movimenti rapidi del braccio, evitando di impiegare mestoli o cucchiai che potrebbero rompere la pietanza. Gli chef più quotati amano far saltare la pasta in padella, mescolandola rapidamente con l’ausilio delle pinze. L’olio si versa a pasta scolata, così da evitare che si attacchi, girandola con le stesse pinze.

Pasta, i benefici per gli over 60

Preparazione pasta fresca

La dieta over 60 deve risultare equilibrata e bilanciata, offrendo così un’alimentazione sana, nutriente senza aumentare i valori glicemici e del colesterolo. Ossa, cuore, articolazioni, intestino, mente: tutto il corpo deve poter fare affidamento su quantitativi adeguati di calcio, sali minerali, vitamine, proteine leggere, grassi salubri, oltre che su frutta, verdura e acqua. Senza dimenticare i carboidrati, pura energia quotidiana, utile in particolare per chi pratica sport ed è ancora molto attivo.

La pasta non può mancare: meglio se integrale, così da garantire il giusto apporto di fibre necessario per ripulire l’organismo dalle tossine. Questa pietanza è una vera ricarica di energia, fibre, ferro, minerali, vitamine e, al contempo, è povera di zuccheri.

Garantisce salute e benessere per la flora batterica, agevolando un corretto transito intestinale e prevenendo così la formazione di patologie tumorali come il cancro al colon. Come sempre, la moderazione è parte integrante di un’alimentazione equilibrata, così da non accumulare grasso superfluo che potrebbe intaccare la salute.

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