Emilio Arcuri, fedelissimo del sindaco Leoluca Orlando, ex vicesindaco ed assessore più volte con il primo cittadino non entrerà nella nuova Giunta di Palermo. Ad annunciare il passo indietro è stato il sindaco. "Ho sentito Emilio Arcuri che mi ha manifestato la sua disponibilità a non ricoprire incarichi nella Giunta comunale, in questa fase delicata e anche per consentire a lui stesso e agli organi inquirenti di fare piena luce", dice Orlando, che oggi in conferenza stampa aveva blindato invece Arcuri, dicendosi "assolutamente certo" della sua trasparenza "fino a prova contraria". Proprio uno dei due funzionari arrestati oggi nell'ambito del blitz anticorruzione di Guardia di finanza e carabinieri, Mario Li Castri, infatti, è stato assai vicino ad Arcuri (che comunque è estraneo all'inchiesta di oggi delle fiamme gialle). "Ho apprezzato tale disponibilità - aggiunge Orlando - e comunico, pertanto, che nei prossimi giorni provvederò alla designazione del terzo nuovo assessore della Giunta. Confermo pieno sostegno e ogni ulteriore collaborazione all'attività degli organi inquirenti perché si faccia piena luce su ogni ipotesi di comportamento illecito a danno della città e del programma dell'Amministrazione comunale", conclude il sindaco.
L'inchiesta parte dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Filippo Bisconti, il boss di Belmonte Mezzagno, arrestato nell'operazione Cupola 2.0, il quale in riferimento a uno degli arrestati, il funzionario comunale Mario Li Castri, sottoposto agli arresti domiciliari, viene definito "persona di Emilio Arcuri al 100% e del sindaco Orlando pure". Oggi il sindaco Orlando ha voluto organizzare una conferenza stampa per fare il punto della situazione e ribadire con fermezza che il comune di Palermo ha sempre difeso la città dalle speculazioni edilizie. "Questa vicenda dimostra il primato della politica e dimostra la separazione divisione fra indirizzo politico e attività amministrativa - dice il primo cittadino -. In questo caso specifico, di fronte a richieste private di modificare il Piano regolatore, la politica ha risposto picche. Abbiamo sempre scelto un consumo di suolo pari a zero. Quando ci è stato proposta la modifica al Prg, la Giunta ha sempre detto no perché quelle aree per noi dovevano essere utilizzate per edilizia popolare e non per edilizia privata. Questa vicenda getta luce e non ombre sull'amministrazione, proprio perché è evidente e certificato che l'Amministrazione si è opposta all'operazione che è oggi motivo degli arresti".
In un passaggio successivo, Orlando ha ricordato che in merito ai programmi costruttivi - oggetto dell'indagine - una specifica riunione di Giunta comunale si svolse per esprimere il parere negativo del Sindaco e dell'intera Giunta. I provvedimenti furono poi, effettivamente respinti dal Consiglio comunale con voto a maggioranza. A cosa si riferisce Orlando? Nel 2016 numerosi imprenditori avevano presentato il progetto di lottizzazione di tre aree dismesse a Palermo in via Maltese, in via San Lorenzo e in via Messina Marine. La lottizzazione avrebbe permesso la costruzione di 350 unità abitative. Sono state proprie le dichiarazioni del pentito Bisconti a svelare gli interessi economico-finanziari nel settore edilizio. Una rete tentacolare che al suo interno aveva attratto, oltre agli imprenditori, anche noti professionisti, consiglieri comunali, tecnici e funzionari comunali.
Nella sua ordinanza il gip di Palermo scrive: "Gli accertamenti svolti hanno ampiamente dimostrato come per gli odierni indagati la corruzione altro non sia che un vero e proprio habitus mentale che ne connota l'agire quotidiano. In tal senso, i pubblici ufficiali coinvolti nella presente indagine hanno palesato in modo inequivoco la propria infedeltà agli apparati pubblici in cui si trovano incardinati, interpretando i rispettivi munera quali appetibili beni da mettere sul mercato onde conseguire continui vantaggi indebiti".
E così, il sindaco questa mattina ha comunicato di avere dato disposizione al segretario generale di avviare le procedure previste dal contratto per l'applicazione delle misure cautelari previste nei confronti dei dipendenti indagati e di aver dato disposizione all'Avvocatura comunale di predisporre quanto necessario per la costituzione di Parte civile nei confronti di tutti gli indagati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.