Non ha mai negato di aver picchiato la compagna, tanto che le aveva procurato escoriazioni, lividi e un trauma facciale. Nonostante tutto i giudici della Corte di Appello di Palermo hanno ridotto la pena ad un gambiano perché un singolo episodio non sarebbe sufficiente a configurare il reato di maltrattamenti in famiglia.
La notizia è stata riportata dall'edizione odierna del Giornale di Sicilia e racconta la vicenda di un cittadino ghanese, che da tempo vive nel capoluogo siciliano nella zona del Policlinico, e che si è visto ridurre la pena in appello. In primo grado l'uomo aveva preso due anni e quattro mesi rimeditato con il rito abbreviato. La pena è stata ridotta a tre mesi e 20 giorni in appello. Decaduto il reato di maltrattamenti in famiglia è restato solo il reato di lesioni aggravate.
La donna si era costituta anche come parte civile e ha raccontato agli inquirenti di essere stata picchiata più volte tra il 2014 e il 2015 anche davanti alla figlia minorenne, tanto che in una delle tante liti l'uomo aveva distrutto la televisione di casa e il videoregistratore.
Nel 2015, la donna si è recata all'ospedale Civico per farsi curare, il referto dei medici ha confermato la tesi dell'accusa:
trauma facciale e lividi. Da qui la denuncia per maltrattamenti in famiglia. Tesi ribaltata dalla difesa che ha dimostrato solo le lesioni aggravate e il fatto che gli oggetti danneggiati dall'uomo appartenessero all'imputato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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