Quello di Alfonso Papa, comunque vada a finire mercoledì con il verdetto definitivo dell'assemblea di Montecitorio, è un caso. Piuttosto raro in Italia. L'ultima richiesta d'arresto concessa dalla Camera risale al 18 gennaio 1984, quando i deputati dissero sì all'arresto di un missino, Massimo Abbatangelo, per violazione delle disposizioni sulle armi, in seguito all'attentato del '70 contro la sezione del Pci di Fuorigrotta (Napoli).
Prima, il 21 settembre 1983, la Camera votò l'autorizzazione all'arresto di Toni Negri per reati connessi al terrorismo. Negri, che era stato eletto due mesi prima con i Radicali mentre era in carcere, era però intanto fuggito a Parigi. Rientrò in Italia nel 1997 e finì di scontare la sua pena.
Comunque, negli ultimi 27 anni, la Camera ha sempre negato l'arresto per reati che non riguardavano gravi fatti di sangue e altri reati contro la persona e l'ordine pubblico. Nella XI legislatura, quella che è passata alla storia perché segnata da Tangentopoli e dall'inchiesta Mani pulite, tutte le 28 richieste di arresto dei giudici di Milano furono respinte dalla Giunta.
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