"Giudicate voi", "Si dichiari antifascista". Lo scontro Meloni-Schlein su Ventotene

Rivolgendosi alle opposizioni, il presidente del Consiglio ha sostenuto di non aver chiara la loro l'idea di Europa, perché "nella manifestazione di sabato a piazza del Popolo e anche in quest'Aula è stato richiamato da moltissimi partecipanti il Manifesto di Ventotene

"Giudicate voi", "Si dichiari antifascista". Lo scontro Meloni-Schlein su Ventotene
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Il discorso fatto da Giorgia Meloni alla Camera citando il Manifesto di Ventotene ha provocato rabbia e insulti smodati da parte dei parlamentari dell'opposizione, che hanno costretto il presidente Lorenzo Fontana alla sospensione della seduta per ben due volte. Sui social, il presidente Meloni ha voluto condividere la parte "incriminata" del suo discorso a favore di quanti non l'hanno potuto ascoltare durante la diretta dalla Camera. "Giudicate voi", ha scritto il presidente del Consiglio pubblicando il ritaglio del video. Ma sullo slancio della baraonda fatta dai parlamentari di Pd, M5s e delle altre opposizioni, Elly Schlein, in attesa di sfilare nello studio di Piazzapulita da Corrado Formigli, è partita all'assalto del premier tramite social, chiedendole di dichiararsi "antifascista pure lei".

A far innervosire le opposizioni è stato un passaggio in cui Meloni ha letto alcuni passaggi del Manifesto, scritto nel 1941 da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, durante il loro confino sull'isola di Ventotene, in Italia. Rivolgendosi alle opposizioni, il presidente del Consiglio ha sostenuto di non aver chiara la loro l'idea di Europa, perché "nella manifestazione di sabato a piazza del Popolo e anche in quest'Aula è stato richiamato da moltissimi partecipanti il Manifesto di Ventotene: spero non l'abbiano mai letto, perché l'alternativa sarebbe spaventosa". Quindi, ha citato "testualmente" alcuni dei passaggi del Manifesto "a beneficio di chi ci guarda da casa e per chi non dovesse averlo mai letto". Inizia leggendo il passaggio sulla "rivoluzione europea" che "per rispondere alle nostre esigenze, dovrà essere socialista". Poi, continua a leggere Meloni, "la proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta, estesa caso per caso". E ancora, "nelle epoche rivoluzionarie, in cui le istituzioni non debbono già essere amministrate, ma create, la prassi democratica fallisce clamorosamente".

Il punto successivo enunciato da Meloni sostiene che "nel momento in cui occorre la massima decisione e audacia, i democratici si sentono smarriti, non avendo dietro di sé uno spontaneo consenso popolare, ma solo un torbido tumultuare di passioni" e quello dopo ancora che "la metodologia politica democratica sarà un peso morto nella crisi rivoluzionaria". A questo punto l'Aula ha iniziato a rumoreggiare, tanto da costringere il premier a chiedere silenzio per poter continuare l'intervento e al Presidente Fontana di intervenire per richiamare la calma. Con l'assemblea in silenzio ha proseguito nella lettura de passaggio in cui si dice che "il partito rivoluzionario attinge la visione e la sicurezza di quel che va fatto non da una preventiva consacrazione da parte dell'ancora inesistente volontà popolare, ma dalla coscienza di rappresentare le esigenze profonde della società moderna". E, quindi, "dà in tal modo le prime direttive del nuovo ordine, la prima disciplina sociale alle informi masse. Attraverso questa dittatura del partito rivoluzionario si forma il nuovo Stato, e intorno ad esso la nuova vera democrazia". Alla conclusione della lettura, Meloni si è rivolta all'Aula: "Non so se questa è la vostra Europa ma certamente non è la mia".

Dalle opposizioni, Meloni è stata accusata di fare apologia di fascismo (Roberto Speranza) e rispondendo indirettamente al video del presidente del Consiglio, il segretario del Pd ha effettuato un'intemerata nei confronti del premier, sostenendo che "non solo non ha il coraggio di difendere i valori su cui l'Unione è fondata dagli attacchi di Trump e di Musk, ma ha deciso in Aula di nascondere le divisioni del suo governo oltraggiando la memoria europea. Noi non accettiamo tentativi di riscrivere la storia. Meloni ha oltraggiato la memoria del Manifesto di Ventotene". E ancora, Schlein ha ammonito Meloni: "Non si permetta mai più di oltraggiare la memoria di Altiero Spinelli, Ursula Hirschmann, Ernesto e Ada Rossi, Eugenio Colorni, se siamo qui a discutere in un Parlamento democratico è grazie a persone come loro.

Dice che quell'Europa non è la sua. E allora le chiedo se la sua Italia è quella della Costituzione perché sono gli stessi antifascisti che l'hanno scritta. E stiamo ancora aspettando che si dichiari antifascista pure lei".

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