"Si chiariscano le idee". Il nuovo autogol delle opposizioni sulla Vigilanza Rai

M5S e Pd chiedono di accelerare per costituire la Vigilanza Rai, ma il forzista Gasparri li smaschera: "La stanno rallentando perché non trovano accordo tra di loro"

"Si chiariscano le idee". Il nuovo autogol delle opposizioni sulla Vigilanza Rai

Le opposizioni non perdono occasione per mettere a nudo tutte le proprie contraddizioni. In particolar modo il Movimento 5 Stelle e il Partito democratico, che continuano a bisticciare su chi dei due rappresenti la principale forza politica al di fuori della maggioranza di centrodestra. Così si sono fatti l'ennesimo autogol: a voce chiedono di accelerare per costituire la Vigilanza Rai, ma nei fatti manca l'intesa ufficiale e di conseguenza non si può chiudere definitivamente la partita.

La verità sulla Vigilanza Rai

A spiegare nel dettaglio il momento di totale caos delle opposizioni è stato Maurizio Gasparri, che ha smascherato sia il M5S sia il Pd in seguito al pressing che si limitano a esercitare in linea teorica. "È paradossale che siano i parlamentari della sinistra a invocare la costituzione della commissione parlamentare di Vigilanza Rai. È giusto che venga costituita al più presto. Ma, come è noto, è proprio per colpa dell'opposizione che si sta rallentando", ha fatto notare il vicepresidente del Senato.

La Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi è composta da 20 deputati e 20 senatori nominati dai presidenti delle due Camere del Parlamento. Per prassi la presidenza è riservata a un esponente delle minoranze. Ecco perché il senatore di Forza Italia ha puntato il dito contro le opposizioni: "Poiché non trovano accordo tra di loro, il Pd, i grillini e i renziani, non si designa il presidente e, quindi, c'è un rallentamento nell'attività di istituzione di questa Commissione".

Gasparri ha voluto sottolineare la confusione e i problemi gestionali che potrebbero essere esaminati proprio dalla Commissione, motivo per cui si è detto assolutamente favorevole ad accelerare in favore dell'organo istituzionale. Da qui la stoccata a dem e 5 Stelle: "Si faccia presto. La Vigilanza deve essere costituita e deve operare. Chi rivendica la presidenza, secondo una giusta prassi, si chiarisca le idee per porre fine a un ritardo che è causato da coloro che lo denunciano".

Il paradosso di M5S e Pd

Dal canto suo, la maggioranza intende tirare dritto e procedere in maniera spedita per trovare l'accordo sulle presidenze delle Commissioni bicamerali. Nello specifico la Vigilanza Rai sarebbe contesa da M5S e Terzo Polo. Le opzioni sul tavolo sono diverse: per il Movimento circolano i nomi di Alessandra Todde e Riccardo Ricciardi; invece Azione e Italia Viva potrebbero optare per Maria Elena Boschi.

A novembre 2022 era andata in scena la rissa tra le opposizioni sul Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.

In quei giorni era stato ipotizzato che le resistenze dei grillini riguardassero proprio la tenuta complessiva dell'accordo sulla presidenza della Vigilanza Rai. Tutto ciò rappresenta l'ennesima diatriba delle opposizioni, che non sono in grado di concordare un'azione compatta e dunque finiscono per mettersi il bastone tra le ruote l'una con l'altra.

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