Pechino, al via il sogno olimpico Rossi: "Un sacrilegio non sfilare"

Sono ufficialmente iniziati i Giochi di Pechino 2008, i ventinovesimi dell'era moderna. Dietro il tricolore hanno sfilato trecentoquattordici atleti azzurri. Bush e Sarkozy duri con il regime. Pechino risponde: "Non interferite". Blitz radio di Reporters sans frontieres GUARDA LE GALLERY SULL'INAUGURAZIONE: 1 - 2 - 3 - 4

Pechino, al via il sogno olimpico 
Rossi: "Un sacrilegio non sfilare"

Pechino - "Dichiaro aperti i Giochi di Pechino, XXIX Olimpiadi dell’era moderna". Con queste parole il presidente cinese Hu Jintao ha aperto ufficialmente le Olimpiadi di Pechino 2008, al termine della sfilata delle 204 delegazioni di atleti provenienti da tutto il mondo. Dopo le parole del Presidente, Li Ning, ultimo tedoforo, ha acceso in volo, la fiaccola olimpica. Una cerimonia spettacolare che ha incantato tutto il mondo.

Cerimonia di inaugurazione
E' iniziata tra luci variopinte, rulli di tamburi e migliaia di figuranti la cerimonia di inaugurazione. Giorno magico, a giudicare dalla scrupolosa attenzione dedicata dagli organizzatori alla numerologia. L’edizione 2008 delle Olimpiadi è partita alle 8 (le 2 del pomeriggio in Italia) nell’ottavo giorno dell’ottavo mese dell’anno, 2800 i percussionisti che hanno dato vita al conto alla rovescia. Poi, dallo stadio Nazionale, si sono librati verso il cielo di Pechino i fuochi d'artificio: e ha avuto inizio lo spettacolo. Dopo i cinque cerchi, che hanno illuminato lo stadio, è comparsa un’enorme bandiera della Cina. Un gruppo di bambini ha passato il vessillo a 8 soldati dell’esercito. La bandiera è stata issata ed è stato eseguito l’inno nazionale. La cerimonia ha coinvolto quindicimila persone, sotto una pioggia di ventinovemila fuochi d'artificio.

Benvenuto
"Amici che venite da lontano, quanto siamo felici". E' questo il messaggio che la Cina ha voluto recapitare ai 91 mila spettatori presenti all'inaugurazione e a tutto il mondo.

Ricostruzione storica La cerimonia d’apertura ha offerto agli spettatori dello stadio il segmento artistico intolato "Beautiful Olympics", realizzato da Zhang Yimou. Una rivisitazione della storia e della cultura del paese ospitante organizzata in uno spettacolo della durata di 50 minuti. Mentre un lungo papiro scorreva con sopra i disegni di simboli e gesta del popolo cinese, dei figuranti animavano le varie scene. Tra le immagini più significative, quelle di navi che solcano il mare e di centinaia di marinai con lunghi remi mossi ritmicamente: un riferimento chiaro alla storia di Cheng Ho, l’eunuco che sotto la dinastia Ming nel XV secolo navigò (1405-1430) fino all’Africa, e secondo una leggenda cinese, senza riscontri storici, raggiunse le coste americane prima di Cristoforo Colombo.

Sfilata La delegazione della Grecia, che ha ospitato le ultime Olimpiadi del 2004, è stata la prima a sfilare. Il portabandiera ellenico è il judoka Ilias Iliadis. Ultima delle 204 delegazioni, sarà la Repubblica popolare cinese.

Gli azzurri
La squadra italiana ha fatto il suo ingresso nella pista dello Stadio Olimpico Nazionale per la sfilata alla cerimonia d’apertura, guidata dal portabandiera Antonio Rossi. Molti atleti azzurri sventolavano tricolori di varie dimensioni immortalando, con macchine fotografiche e videocamere, la folla del "Nido di uccello". Antonio Rossi, canoista, classe 1968, è apparso felice e commosso. Una simpatica improvvisazione ha spezzato il protocollo. La squadra che ha preceduto gli italiani nella passerella è stata la Nuova Zelanda che ha inscenato una haka, la danza tipica del popolo Maori. Gli azzurri hanno risposto intonando l'inno di Mameli e il po-po-po-po, colonna sonora dei Mondiali del 2006.

Rossi: "Sacrilegio non sfilare" "E' un'emozione fortissima, tra le più forti della mia vita - ha commentato il portabandiera azzurro all'Ansa -. Ma, al di là delle vicende personali, per il clima che si respira, sarebbe stato un sacrilegio non sfilare, ma prometto anche che al nostro ritorno daremo la nostra immagine a sostegno della causa dei diritti umani".

Bush applaude, Sarkozy no Un’ovazione ha accolto l’ingresso nello stadio della delegazione di Taiwan, preceduta dal cartello "China Taipei". Un applauso molto caloroso è stato riservato alla rappresentanza dell'Irak, primo a battere le mani il presidente George Bush. Immobili, invece, il presidente francese e dell’Ue Nicolas Sarkozy, il primo ministro russo Vladimir Putin e il presidente israeliano Shimon Peres.

Bambino del Sichuan sfila con la Cina Un boato ha accolto la rappresentanza cinese nello stadio "Nido di uccello". Accanto a Yao Ming, portabandiera della Cina ha sfilato un bambino di 9 anni proveniente dal Sichuan, la regione sconvolta da un violento terremoto a maggio. Liu frequenta una scuola elementare a Yingxiu.

Li Ning "in volo" ha acceso la fiaccola olimpica
E' stato Li Ning ad accendere il braciere delle Olimpiadi di Pechino 2008. A sorpresa, l'ultimo tedoforo è stato issato in cielo da un cavo d'acciaio e ha percorso, correndo in volo, tutto il perimetro dello stadio Nazionale, srotolando idealmente un rullo che mostrava la storia delle Olimpiadi, fino a raggiungere e accendere una grandissima fiaccola olimpica. Li Ning, ex atleta oggi quarantacinquenne, ha vinto 3 medaglie d’oro ai Giochi di Los Angeles 1984 e attualmente è un imprenditore di successo nel settore dell’abbigliamento sportivo. Gli altri sette tedofori sono stati Li Xiaoshuang, ginnasta, la tuffatrice Gao Min, il giocatore di badminton Zhang Jun, il pesista Zhang Xugang, la campionessa di taekwondo Chen Zhong, la pallavolista Sun Jinfang e il tiratore Xu Haifeng.

Sette anni di preparazione
La cerimonia in corso corona sette anni di duro lavoro che hanno cambiato l’aspetto della capitale e aperto la strada ad boom economico che ha visto la consacrazione del paese a superpotenza. "Lo storico momento che abbiamo a lungo atteso sta arrivando", ha detto il presidente Hu Jintao ai leader mondiali durante il pranzo. "Mai come ora il mondo ha avuto bisogno di reciproca comprensione, tolleranza e collaborazione".

Una festa da 100 milioni di dollari
La Cina ha investito 43 miliardi di dollari nei Giochi. Le cerimonie di apertura e chiusura costeranno complessivamente 100 milioni, il doppio di quanto speso nella scorsa edizione ad Atene. Nonostante le autorità abbiano chiuso alcune fabbriche e sospeso la circolazione di milioni di automobili, lo smog stamattina ha avvolto la capitale e non si riesce nemmeno a scorgere lo skyline.

Parterre de roi
Tra gli 80 leader e reali da tutto il mondo che stanno assistendo alla cerimonia c’è anche il presidente americano George W. Bush, arrivato dopo aver criticato la Cina per la questione dei diritti umani. Per l’Italia ci sarà il ministro degli Esteri Franco Frattini.

314 azzurri
A sfilare dietro la bandiera tricolore saranno in 314, di cui 210 atleti. Molti degli azzurri hanno portato con sè bandierine bianco rosso e verdi da sventolare durante la sfilata. Ma un italiano sfilerà, sotto gli occhi dei 91 mila spettatori, anche nello staff tecnico dell'Austria. Si chiama Alessandro Mencarelli ed è il tecnico della sociatà romana Larus, che ha fra i suoi tesserati il campione austriaco Marcur Rogan.

Proteste: tre arresti Tre attivisti per il Tibet, due americani e un argentino, sono stati arrestati all’esterno dello Stadio olimpico, un’ora prima della cerimonia inaugurale dei Giochi. Lo ha riferito il gruppo Studenti per un Tibet libero, di cui sono militanti. I tre giovani hanno hanno esposto una bandiera tibetana e hanno scandito slogan contro la repressione cinese, ma dopo appena 40 secondi gli agenti li hanno fermati e portati via.

Il sogno diventa realtà "Stasera il sogno diventa realtà. Congratulazioni, Pechino!". Sono le parole di Jacques Rogge, presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio), nel corso della cerimonia d'apertura delle Olimpiadii.

"Pechino, sei l’ospite del presente e il traghetto verso il futuro", ha detto Rogge rivolgendosi Quindi, Rogge si è rivolto agli atleti: "Divertitevi, ricordate che i Giochi rappresentano più di semplici prestazioni agonistiche. Rappresentano 204 comitati senza distinzioni. Ricordate, cari atleti, che siete modelli per i giovani del mondo. Rifiutate il doping e l’imbroglio, rendeteci orgogliosi della vostra condotta".

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