Pensioni, Fornero: "In arrivo le modifiche"

Il ministro del Welfare incontra quello per i Rapporti con il Parlamento per discutere degli emendamenti alla riforma previdenziale. Due deputati del Pd, Stefano Esposito e Antonio Boccuzzi, in piazza con Cgil, Cisl e Uil: "O si accontentano i sindacati o votiamo contro". Bonanni: "Speriamo che le modifiche siano congrue, ma chiediamo sia cambiata anche la norma sull'Ici". E la Camusso ribadisce: "Questa manovra fa male ai lavoratori, non mette al riparo i giovani"

Pensioni, Fornero: "In arrivo le modifiche"

Il blocco delle rivalutazioni delle pensioni è il tema caldo della riforma previdenziale. Così il ministro del Welfare, Elsa Fornero, ha incontrato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, per discutere proprio gli emendamenti richiesti da sindacati e parti sociali. La Fornero ha assicurato che le modifiche "stanno arrivando", anche se per Giarda non è ancora deciso se saranno firmate dal governo o dai relatori.

Oltre alle pensioni - per cui su studia una rivalutazione totale fino ai 1200 euro e parziale per gli assegni fino ai 1400 euro - sul tavolo ci sarebbero anche un'Imu ammorbidita in base a redditi e carichi familiari, le Province e forse i tagli ai parlamentari. Domani mattina tutti gli emendamenti arriveranno nelle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Nel primo pomeriggio, il Mario Monti sarà in Aula e per le 16 dovrebbe arrivare l'ok. In questo modo mercoledì mattina il pacchetto completo sarà discusso a Montecitorio e il via libera dei deputati potrebbe arrivare in settimana. Da lunedì il decreto passerà probabilmente al Senato e sarà legge prima di Natale. Quel che è certo, per ora, è che ci sarà un aiuto per le aziende in crisi, che potranno allungare di 72 mesi la possibilità di pagare le rate a Equitalia.

Il Pd, del resto, minaccia di non votare la manovra se non vengono accolte le richieste dei sindacati. Stefano Esposito a Antonio Boccuzzi, che hanno partecipato allo sciopero Cgil, Cisl e Uil "per ribadire la nostra vicinanza ai lavoratori", habbi detto infatti di riconoscersi "nella piattaforma sindacale unitaria che coincide in larga parte con le richieste e le proposte avanzate dal Pd". In particolare, i due deputati chiedono che vengano rivalutate in base all'inflazione le pensioni inferiori ai 1.400 euro lordi e che vengano rivisti i requisiti per andare in pensione per le generazioni del ì51-’53.

In attesa dell'esito dell'incontro tra Fornero e Giarda resta il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: "Quando avremo le modifiche, le apprezzeremo. Speriamo siano congrue. Chiediamo però ci sia anche la modifica sull’Ici sulla prima casa". Dal canto suo, Susanna Camusso ha ribadito che la riforma, così come concepita, "si fa cassa, non si mettono risorse per garantire una pensione più equa, ma si fa semplicemente un'operazione di risparmio". Per il segretario generale Cgil, inoltre, la riforma delle pensioni richiede un "ampio mandato e un consenso elettorale, non può farla un governo tecnico e non mette al riparo i giovani". Se non viene modificata, invece "fa male ai lavoratori, ai pensionati e a questo Paese: quando si tagliano le retribuzioni e le pensioni più basse non si sta aiutando il Paese ma si scrive la ricetta che lo renderà sempre più in crisi e in recessione".

Critico l'ex ministro Roberto Maroni, che si augura che "questo ritardo possa servire a chi ha scritto la manovra per riconsiderare alcune pessime scelte fatte".

Per l'esponente della Lega Nord c'è "un pò di confusione: La manovra sembrava chiusa, perfetta, poi si sono scoperti errori, omissioni e cose che sono tutto tranne che eque, come la mancata rivalutazione delle pensioni minime: noi abbiamo presentato una serie di emendamenti importanti sui quali chiediamo l’attenzione, perchè trattano questioni serie, non riguardano i ricchi evasori, ma riguardano i poveri o il ceto medio, che viene ingiustamente tartassato".

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