Capricci da divi: perché Harry e Meghan sono finiti di nuovo nella bufera

Harry e Meghan si sarebbero comportati di nuovo da star, imponendo richieste discutibili per una visita in una scuola elementare

Capricci da divi: perché Harry e Meghan sono finiti di nuovo nella bufera
00:00 00:00

È di nuovo polemica su Harry e Meghan e sempre per gli stessi motivi: richieste ai limiti dell’assurdo "innaffiate" da abbondante egocentrismo, con un pizzico di insensibilità nei confronti del prossimo. Il Daily Mail ha riportato la notizia secondo la quale, per una visita in una scuola elementare di Harlem, nel 2021, la coppia avrebbe imposto una lista di regole ed esigenze molto discutibili e per ragioni che nulla avrebbero a che vedere con la beneficenza. Non è la prima volta che i duchi vengono accusati di divismo. Un atteggiamento che rischia di rovinare la loro reputazione. Non solo: i presunti capricci da star creerebbero un terreno fertile per il continuo confronto con William e Kate, oltre a mettere in evidenza il contrasto profondo tra un certo esibizionismo dei Sussex e l’affabilità, la gentilezza mostrata dalla royal family durante gli eventi benefici. Una circostanza spiacevole per Harry e Meghan, poiché avrebbe profonde ripercussioni sulla loro popolarità a livello internazionale.

“L’estetica di Meghan”

A scatenare il polverone mediatico è stato uno scambio di mail avvenuto, nell’aprile del 2021, tra l’ufficio stampa di Harry e Meghan e una scuola elementare di Harlem, in vista di un evento benefico a cui i duchi parteciparono il 24 settembre di quello stesso anno. Il Daily Mail ha pubblicato questo carteggio online, il cui contenuto appare piuttosto sconcertante: “I rappresentanti di Harry e Meghan proposero di portare cuscini e una nuova moquette in una scuola pubblica in una delle aree di New York a basso reddito, in modo da adattarla meglio all’estetica di Meghan”, ha scritto il tabloid.

Già solo questa frase del Daily Mail suona male, poiché fa pensare che i duchi sarebbero fin troppo interessati alla forma, all’apparenza dei loro eventi, più che alla sostanza. Tutto sarebbe studiato per farli brillare, anche a scapito dell’evento benefico. I luoghi e le persone dovrebbero intonarsi alla coppia come fossero un vestito che si mette o si toglie a seconda delle occasioni. Sarebbe uno strategia che mira a catturare l’attenzione, a favorire la popolarità di Harry e Meghan, più che ad aiutare chi ha bisogno.

Lo staff dei Sussex, capeggiato dalla Pr Toya Holness, avrebbe scelto con cura la scuola che i duchi avrebbero dovuto visitare, ma anche i giornali dove pubblicizzare l’evento, che dovevano essere, pare, tutti “Meghan-friendly”, cioè alleati della duchessa. Di conseguenza i tabloid inglesi sarebbero stati esclusi dalla lista. Gli articoli, poi, avrebbero dovuto descrivere la visita nella scuola come un impegno pubblico “più significativo”, legato alla beneficenza. Tutta questa premura per nascondere accuratamente il fatto che, invece, si sarebbe trattato di un semplice appuntamento per promuovere il libro per bambini di Meghan, “The Bench”.

Vietati i commenti negativi

Lo staff dei Sussex avrebbe addirittura fatto firmare ai presenti un documento secondo il quale nessuno avrebbe potuto fare commenti negativi sulla visita di Harry e Meghan nella scuola. A quanto sembra la visita sarebbe stata pianificata per rientrare in un progetto più ampio, quello legato al documentario Netflix del 2022, che avrebbe dovuto offrire al pubblico un’immagine patinata, ma allo stesso tempo umile e caritatevole della coppia.

Quelle voci su Meghan Markle e l'ingresso in politica negli Usa

In tutta questa storia c’è anche un altro dettaglio che stonerebbe: il look forse fin troppo glamour di Meghan Markle: cappotto di Loro Piana da 5.840 dollari, pantaloni da 1.680 dollari dello stesso, italianissimo brand, anello di fidanzamento da 350mila dollari, secondo anello di diamanti, da 4.500 dollari, indossato durante il primo impegno pubblico come fidanzata del principe Harry, orologio Cartier appartenuto a Lady Diana da 23mila dollari, bracciale Cartier da 6.900 dollari e, infine, braccialetto tennis di Jennifer Meyer da 3mila dollari.

Tutte queste precauzioni non aiuterebbero affatto i duchi. Anzi, otterrebbero l’effetto opposto, sottolineando due elementi strettamente connessi: il desiderio di Harry e Meghan di piacere, di essere amati, ammirati a tutti i costi e la loro grande insicurezza di fronte al pubblico.

Un’incertezza derivata non solo dalla voglia di vincere un’ipotetica competizione contro la royal family, ma anche dal fatto che i duchi non avrebbero ancora trovato “un loro posto nel mondo”, non sarebbero ancora ben consapevoli delle loro capacità e dei loro limiti. Proprio questo, unito a una certa superbia, li porterebbe a strafare anche attraverso capricci da divi di Hollywood.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica