"Sono una Sussex". Le parole di Meghan durante il suo show su Netflix

Nel corso di una puntata di “With Love, Meghan” la duchessa ha ribadito di non voler essere menzionata con il suo cognome da nubile

"Sono una Sussex". Le parole di Meghan durante il suo show su Netflix

Meghan Markle sta difendendo con tutta se stessa, in maniera apparentemente contraddittoria, un simbolo di quella royal family britannica da cui si è allontanata ormai cinque anni fa e alla quale non ha risparmiato dardi avvelenati: il titolo nobiliare. Ha chiarito il valore affettivo del ducato durante l’intervista a People pubblicata alla vigilia dell’uscita del suo programma di giardinaggio, cucina e lifestyle su Netflix, “With Love, Meghan” e ha ribadito con forza il concetto durante una delle puntate della serie. Queste dichiarazioni aperte di attaccamento al titolo fanno parte del rebranding di Meghan o sono un messaggio per i Windsor? Forse entrambe le cose.

L’importanza di chiamarsi Sussex

“[Sussex] è il nostro nome condiviso come famiglia e immagino di non aver capito quanto fosse significativo fino a che non ho avuto dei figli. Amo il fatto che sia qualcosa che Archie, Lili, Harry e io abbiamo insieme. Vuol dire molto per me”, ha dichiarato Meghan Markle durante l’intervista al People pubblicata lo scorso 3 marzo, ventiquattr’ore prima dell’uscita su Netflix della serie “With love, Meghan”. La duchessa avrebbe espresso in modo molto gentile, perfino romantico, la sua ferma volontà di non rinunciare al titolo nobiliare acquisito con il matrimonio. Forse un messaggio diretto alla royal family e a tutti quelli che chiedono a Carlo III di privare il secondogenito del titolo.

Una presunta frecciata scagliata facendo attenzione a porre la questione non su un piano pubblico, di prestigio riconosciuto a livello mondiale, bensì privato, intimo, familiare. Come se Meghan avesse cercato di oscurare il lato patinato, luccicante dell’identità nobiliare, fingendo che non esista per accorciare le distanze tra sé e gli spettatori.

Solo che Sussex non è un nome come un altro e questo lo sa Meghan, come lo sappiamo tutti noi. Tuttavia le frasi della duchessa potevano perfino risultare parzialmente credibili se il concetto non fosse stato riaffermato con una certa “irritazione”, come ha evidenziato l’esperta reale Rebecca English al Daily Mail, durante lo show di Netflix.

Quando l’ospite Mindy Kaling si è riferita alla duchessa chiamandola Meghan Markle, quest’ultima ha risposto con un commento che per alcuni sarebbe stato inopportuno: “È così divertente il fatto che continui a chiamarmi Meghan Markle, sai, sono di Sussex ora”. Subito dopo ha aggiunto: “È il nostro cognome. Il nostro piccolo cognome”. La duchessa avrebbe leggermente calcato la voce sul termine “nostro”, di fronte al volto attonito della Kaling. Questi pochi secondi sono diventati immediatamente virali.

Meghan Sussex

Meghan avrebbe espresso la correzione con un’affettata gentilezza dietro cui si sarebbe celata la ferma volontà di veder riconosciuto a livello pubblico e globale il titolo nobiliare. Da un certo punto di vista è strano che proprio la duchessa abbia affrontato la questione in questi termini e non solo per una questione di incoerenza, ma perché parrebbe quasi che non voglia più essere menzionata né ricordata con il suo nome da nubile. Eppure quella rimane, in ogni caso, la sua identità, senza contare che Meghan si definisce una paladina dei diritti delle donne e quindi deve sapere che la questione dell’adozione o della rinuncia al cognome del marito (che è in questo caso è anche un titolo) è un tema ancora oggi molto dibattuto e con diverse implicazioni sulle questioni relative all’emancipazione femminile.

Consuetudine reale

Possiamo discutere sull’opportunità di fare un appunto del genere, soprattutto durante un programma televisivo e possiamo chiederci se non sia un secondo messaggio destinato alla royal family. Non possiamo mettere in dubbio, però, la validità dell’affermazione di Meghan.

Sebbene il cognome effettivo della famiglia reale sia Mountbatten-Windsor, per tradizione i reali sono anche conosciuti con il nome che deriva dal loro titolo. Anzi, usare quest’ultimo è una consuetudine consolidata. Wendy Bosberry-Scott, editor di Debrett’s Peerage and Baronatage, ha spiegato al Daily Mail: “Il cognome ufficiale della royal family è Mountbatten-Windsor. Comunque da tempo la famiglia reale usa il titolo come cognome…Questa è la ragione per cui quando il principe Harry era nell’esercito, era conosciuto come Harry Galles, visto che suo padre era il principe di Galles”.

Dunque la duchessa può chiedere che ci si riferisca a lei chiamandola Meghan Sussex. Bosberry-Scott ha precisato anche che di solito i bambini reali appena nati vengono registrati sia con il cognome ufficiale, sia con quello derivante dal titolo, come accaduto per Archie, primogenito di Harry e Meghan.

Storia di un nome

Per capire ancora meglio la questione dobbiamo tornare indietro nel tempo. Il sito ufficiale della royal family ha spiegato: “I membri della royal family possono essere conosciuti con il nome del Casato o con un cognome, che non sempre gli stessi. Spesso non usano affatto il cognome”. Prima del 1917, ha sottolineato ancora il sito, la famiglia reale veniva menzionata semplicemente con il nome della dinastia (come, per esempio, i Tudor). Non c’era un cognome così come lo intendiamo noi. Oppure Re e principi venivano ricordati solo con il loro nome di battesimo.

Il 17 luglio 1917 Giorgio V adottò Windsor sia come nome del Casato, sia come cognome vero e proprio. Una scelta dettata dal momento storico, poiché le origini tedesche della famiglia (ovvero il nome del casato di Sassonia Coburgo-Gotha ereditato dal principe Alberto, marito della regina Vittoria) erano invise a buona parte del popolo come conseguenza della Prima Guerra Mondiale.

Nel 1960 la regina Elisabetta decise, insieme al principe Filippo, di distinguere i loro diretti discendenti dal resto della famiglia, ovvero da tutti gli altri eredi di George V. Così il Privy Council sancì che tutti i figli e nipoti di Elisabetta II, a eccezione di quelli che possono fregiarsi del titolo di principe e principessa e del trattamento di altezza reale e delle discendenti sposate, fossero riconosciuti con il cognome Mountbatten-Windsor. Mountbatten venne scelto come omaggio al duca di Edimburgo il quale, naturalizzatosi inglese nel 1947, assunse proprio questo cognome.

Il sito della royal family ha ricordato che Mountbatten-Windsor apparve per la prima volta in un documento il 14 novembre 1973, quando venne registrato nel certificato di matrimonio della principessa Anna e di Mark Phillips. Sul Daily Mail Rebecca English ha scritto: “Ciò che rimane interessante… è il motivo per cui Meghan è così improvvisamente entusiasta di far riconoscere ora il nuovo cognome e sta insistendo con tanta enfasi per essere chiamata [con questo nome].

E il motivo per cui lo fa è un mistero per chiunque”. Forse la duchessa spera ancora in un rebranding che la faccia apparire a metà tra due mondi, quello royal e quello hollywoodiano, che colga il lato glamour e affascinante di entrambi, tralasciandone gli oneri.

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