Chiusura poco sotto la parità per la Borsa di Milano che, in scia a Wall Street, risale sul finale e chiude con il Ftse Mib in calo dello 0,06% a 21.821 punti e l'All Share -0,05% a 22.545 punti. In linea con le attese il dato Usa sull'inflazione, mentre migliori delle previsioni sono stati i numeri sulla produzione industriale. In calo gli scambi, scesi a 2,6 miliardi di controvalore. Ancora una seduta difficile per le banche, che hanno appesantito gli indici: Bpm è maglia nera, con una flessione del 2,38%, in attesa che il cda convocato il 19 aprile decida in merito all'aumento di capitale dopo le sollecitazioni giunte da Bankitalia. Sotto pressione l'intero comparto, con Intesa Sanpaolo -1,73%, Unicredit -0,29%, Banco Popolare -1,06%. Tra gli assicurativi, scivolone per Fonsai (-3,05%) cui si associano, fuori dal Ftse Mib, la controllante Premafin (-2,33%) e Milano Assicurazioni (-1,02%). Sul paniere principale spicca il balzo di Fiat Industrial, che svetta a +3,19% grazie ad alcuni report positivi, seguita da Exor (+1,92%) e da Fiat (+0,08%). Nel comparto industriale sale anche Pirelli (+0,62%), bene Prysmian (+2,8%) arrivata a guadagnare oltre il 4% sulle indicazioni positive per il 2011. Sale ancora Telecom Italia (+0,56%), piatta Stm (+0,06%): in rialzo Buzzi (+0,41%), giù Impregilo (-1,32%). Contrastati gli energetici, con Eni in calo dello 0,29% e Saipem -0,62% mentre Enel segna +0,87% ed Enel Green Power +1,1%. Bene il lusso, con Luxottica (+1,06%) e Tod's (+0,29%). Fuori dal Ftse Mib svetta Mondo He (+15,45%) dopo gli accordi siglati con Sky, Telecom e con la tv svizzera; prese di beneficio su Seat Pagine gialle (-12%) dopo il balzo della vigilia.
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