Si era tolta la vita circa un anno fa, il 14 gennaio, ferendosi con una lametta e poi gettandosi nelle acque del Lambro, dopo la bufera seguita alla sua risposta a una recensione omofoba e contro i clienti disabili e che successive ricostruzioni avevano rivelato non essere vera. La figura della ristoratrice lodigiana Giovanna Pedretti (nella foto, ndr) 59enne travolta dagli eventi mediatici perché passata dalla pubblica gloria su internet agli insulti, rimane impressa nelle menti e nei cuori di tutti con grande amarezza. Ed è soprattutto per ricordarla che nel suo paese, Sant'Angelo Lodigiano, torna l'iniziativa della «pizza sospesa».
Adesso il ristorante non si chiama più, come all'epoca della scomparsa di Giovanna, «Le vignole», bensì «Da Nello», ed è diventato solo pizzeria da asporto. Sono stati appunto i famigliari della Pedretti, il vedovo Nello e la figlia Fiorina, a decidere di rilanciare in occasione del Natale l'idea di dare la possibilità ai clienti che lo desiderano di acquistare una pizza per donarla all'associazione Amici e genitori dei disabili e il gruppo Il maggiolino, due realtà locali che si occupano appunto di persone con disabilità. Una iniziativa a cui aveva dato vita la stessa Giovanna.
«Te ne sei andata via ma i tuoi gesti sono sempre qui» si legge sulla locandina dell'iniziativa in memoria di Giovanna. «La pizza sospesa: un gesto buono come la pizza».
La reazione del pubblico è stata calorosa e incoraggiante. Molti hanno risposto all'appello, partecipando all'iniziativa e acquistando pizze per coloro che ne hanno bisogno. La pizza sospesa non è solo un progetto; rappresenta il legame che unisce la comunità di Sant'Angelo Lodigiano, un incentivo a non dimenticare mai l'importanza della solidarietà e della generosità.
L'iniziativa ha trovato eco anche in altre città, dove simili progetti stanno iniziando a diffondersi. Perfino i punti vendita che non erano coinvolti in precedenza stanno cercando di integrare questo modello di business, dimostrando che la solidarietà può avvenire ovunque. La famiglia di Giovanna, in questo periodo di festa, ha voluto creare un ponte fra il ricordo di una persona speciale e l'aiuto concreto verso chi ne ha assolutamente bisogno.
Tanti i post pubblicati sui social nel ricordo di Giò e a sostegno dell'iniziativa.
«È passato quasi un anno e il dispiacere non passa - scrive un amico della ristoratrice -. Per tutto dicembre passiamo a salutare Nello e lasciamo una pizza sospesa per chi ne ha bisogno. La Giò l'avrebbe fatto! Sant'Angelo fatti vedere!».
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