Confermato il taglio al cuneo ma non per le tredicesime

Titoli di Stato fuori dal calcolo Isee fino a 50mila euro

Confermato il taglio al cuneo ma non per le tredicesime
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Il governo aveva messo in cima alla sua lista delle priorità la conferma del taglio del cuneo fiscale. E così è stato, anche se il beneficio del taglio non si traslerà anche alle tredicesime. Come circola dalle ultime bozze della manovra, è stato per l'appunto confermato anche per il 2024 (stavolta per 12 mesi) il taglio del cuneo fiscale lanciato quest'anno per le mensilità da luglio a novembre, poi allungato a dicembre.

Si tratta di tagli di 6 o 7 punti in base al reddito (e fino a 35mila euro) che vanno ad agire sulla quota di contributi dovuta allo Stato dal lavoratore. Tuttavia, si precisa nella norma, «senza effetti sul rateo di tredicesima». Una novità, quest'ultima, visto che quest'anno invece la tredicesima di chi beneficia del taglio del cuneo gode di una decontribuzione di 2 o 3 punti (anziché 6 e 7), sempre in base al reddito. La misura si aggiunge all'accorpamento delle aliquote Irpef del 23 e 25% (al livello più basso del 23%) che è uno dei tasselli previsti dalla riforma fiscale.

Sono inoltre previsti vantaggi per tutti quei cittadini che investono i loro risparmi in titoli di Stato, probabilmente un modo per favorire l'obiettivo del governo presieduto da Giorgia Meloni di portare sempre più debito pubblico nelle mani dei cittadini italiani.

In manovra, infatti, si apprende che dal calcolo dell'Isee «sono esclusi, fino al valore complessivo di 50mila euro, i titoli di Stato» nonché «prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato».

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