Sei commissari, tre per ogni Ilva in amministrazione straordinaria: la prima, frutto del commissariamento del 2015 e che ha in dote la proprietà degli impianti; e la seconda nata pochi giorni fa dall’insolvenza (certificata dal tribunale di Milano) di Acciaierie d’Italia. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) Adolfo Urso ha firmato ieri il decreto di nomina a commissari straordinari di Giovanni Flori, ex commissario Alitalia (nel 2011) ed esperto di corporate governance e di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, ex consigliere Eni, ed esperto di temi ambientali. I due affiancheranno Giancarlo Quaranta, uomo d’azienda scelto per primo nei giorni scorsi.
Rimpasto anche in Ilva in amministrazione straordinaria che conferma Alessandro Danovi e nomina Francesco di Ciommo, esperto in diritto bancario e finanziario, delle crisi di impresa, amministrativo e societario, e Daniela Savi, esperta in gestione della crisi d'impresa e in materia fiscale. «Finalmente Quaranta non è solo. I tre commissari sono al completo e possono partire per una sfida epocale: riuscire a mettere l’ex Ilva in una condizione normale, salvaguardare i posti di lavoro e, soprattutto, avviare un piano di decarbonizzazione che veda la fine del contrasto tra la città e lo stabilimento», ha detto il leader della Uilm, Rocco Palombella.
Una tornata di nomine, seguita, già ieri da una serie di incontri conUrso, che la prossima settimana sarà a Genova e a Novi Ligure.
Tutti i commissari sono stati aggiornati della situazione e poi hanno incontrato rappresentanti dell’Abi, di Sace, di Banca Ifis, di Assifact e delle associazioni dell’indotto dell’ex Ilva per valutare le azioni da mettere in campo per il salvataggio della filiera.In parallelo, ieri (sempre al Mimit), è stato firmato il memorandum tra il Mimit e Jsw per il rilancio del polo siderurgico di Piombino.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.