Il governo ha deciso di dare una spinta allo sviluppo energetico nel nostro Paese. Mercoledì 20 settembre è stata inaugurata la Piattaforma nazionale per il nucleare sostenibile, presso il Mase (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica". La prima riunione di questo tavolo di lavoro, fortemente voluto dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, ha visto la partecipazione di enti pubblici di ricerca, di associazioni scientifiche, di esponenti del mondo delle università, di soggetti statali operanti nel settore della sicurezza nucleare e del decommissioning, oltre a imprese che hanno già programmato investimenti nel settore.
"Non si tratta evidentemente di proporre il ricorso in Italia alle centrali nucleari di grande taglia della terza generazione, ma di valutare le nuove tecnologie sicure", ha spiegato Pichetto Fratin. "Puntiamo al nucleare innovativo, come gli Small Modular Reactor (Smr) e i reattori di quarta generazione (Amr)”. Il ministro ha anche delineato la tabella di marcia della Piattaforma: le prime proposte per la ripresa dell'utilizzo di questo tipo di energia andranno elaborate entro 6 mesi. Successivamente, un documento completo della roadmap dovrà essere redatto entro 7 mesi, mentre entro 9 sarà necessario finnalizzare le linee guida con azioni, risorse, investimenti e tempi. La piattaforma sarà divisa in sette gruppi tematici che si occuperanno dell'ambito scientifico, delle pratiche si sicurezza, educazione e formazioni. Inoltre, vi sarà spazio anche per aspetti trasversali come l'ambiente e l'accettabilità sociale.
"L’Italia non può perdere tempo: dev’essere chiaro l’obiettivo di tornare a produrre energia pulita e sicura tramite il nucleare", ha commentato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Una meta condivisa anche dai deputati della Lega in Commissione ambiente alla Camera. "È una tecnologia utile in ottica di transizione verde e di decarbonizzazione. Rappresenta la migliore opportunità per produrre energia in modo efficiente", ha affermato il capogruppo Gianpiero Zinzi. "Vogliamo dotare l'Italia di centrali moderne, tecnologiche, capaci di assicurarci autonomia energetica e sostenibilità". Il sostegno alla piattaforma è arrivato anche da Forza Italia, per bocca del responsabile del Dipartimento energia Luca Squeri: "Questo è il primo, concreto passo verso una vera innovazione energetica; un percorso che dovrà necessariamente coinvolgere e valorizzare le competenze e le eccellenze del Paese. Siamo convinti che saremo in grado di sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema fondamentale per il futuro di tutti, dalle famiglie alle imprese".
Immancabili le critiche dell'opposizione, in particolare dai parlamentari del Movimento 5 Stelle nelle commissioni Ambiente di Camera e Senato. In una nota, i pentastellati hanno accusato l'esecutivo di "fare propaganda sulla pelle e sulle tasche degli italiani. Diciamo no alle corbellerie del governo, un no che pronunciamo con convinzione e cognizione di causa. La piattaforma lanciata al Mase è solo una buffonata".
Anche quattro associazioni ambientaliste, Legambiente, Greenpeace Italia, Wwf e Kyoto Club, si sono dette contrarie alla decisione di investire sull'energia dell'atomo, dichiarando che "il nucleare sostenibile non esiste, mentre lo sviluppo delle rinnovabili sarebbe il volano dell'Italia".
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