"Candidatura insostenibile". Cresce il fronte democratico che chiede il ritiro di Biden

Il New York Times ha riportato le interviste fatte a oltre 50 membri del partito del presidente, in cui i democratici hanno espresso le loro preoccupazioni per il suo stato di salute e lo hanno invitato a ritirarsi

"Candidatura insostenibile". Cresce il fronte democratico che chiede il ritiro di Biden
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L’insistenza di Joe Biden a proseguire nella campagna per la rielezione alla Casa Bianca sta spaccando sempre di più il Partito democratico. Secondo il New York Times, che ha citato colloqui e interviste condotte nei giorni scorsi con oltre 50 membri della formazione politica statunitense, numerosi funzionari, legislatori e strateghi del fronte del presidente hanno definito la candidatura dell’attuale numero uno di Washington come “insostenibile”.

Pare che si stia delineando uno scontro a tutti gli effetti tra l’inquilino della Casa Bianca e molti membri del suo partito che, stando a quanto riportato dal quotidiano americano, hanno affermato che l’insistenza di Biden nel rimanere in lizza mette a repentaglio sia le chance di mantenere il potere, sia le possibilità di eventuali altri candidati. “Ho sempre meno fiducia nella capacità di questa campagna di uscire vincente”, ha dichiarato Scott Peters, democratico della California. “Se sappiamo di perdere, saremmo sciocchi a non considerare un'altra strada. Non credo che il presidente possa fare una campagna efficace e vincere contro Donald Trump”, ha aggiunto la rappresentante del Minnesota Angie Craig.

In molti hanno affermato di essere stati sommersi da manifestazioni di preoccupazioni sulla candidatura di Biden da parte di donatori ed elettori. Spaccature stanno emergendo anche tra i membri del Comitato nazionale democratico. “Sarebbe bene che si rendesse conto che nessuno è insostituibile”, ha affermato Mark LaChey, ex vicepresidente del Partito democratico del Michigan, che ha incoraggiato Biden a ritirarsi dalla corsa. “Molte persone sarebbero entusiaste se qualcun altro si candidasse alla presidenza per i democratici”.

Il New York Times ha ricordato che molti democratici di peso hanno espresso il loro sostegno al presidente o taciuto eventuali dubbi, riportando però anche la testimonianza di un alto funzionario della Casa Bianca che ha lavorato con Biden durante la presidenza, la vicepresidenza e la campagna per il 2020. Dopo aver osservato il leader di Washington in privato, in pubblico e durante i viaggi, questa fonte ha affermato di non credere più che il presidente abbia le carte in regola per fare una campagna forte, in grado di sconfiggere Donald Trump, sottolineando che negli ultimi tempi Biden ha mostrato sempre di più i segni dell’età.

Biden, però, sembra sordo alle preoccupazioni dei membri del suo partito.

Nei 22 minuti dell’intervista con George Stephanopoulos per Abc, ha dichiarato che “mi ritirerei solo se me lo chiedesse il Signore Onnipotente” e ha liquidato il disastroso dibattito con il tycoon repubblicano come “una brutta serata”, sostenendo di essere in forma e di non aver bisogno di sottoporsi a un test neurologico.

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