Donald Trump incontrerà «probabilmente» la prossima settimana il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, ma vuole anche parlare con Vladimir Putin. Il presidente americano punta ad avanzare i colloqui per arrivare ad una pace in Ucraina, e spiega che il faccia a faccia con il leader di Kiev «potrebbe essere a Washington, non andrò io a Kiev».
Il tycoon in campagna elettorale ha promesso di porre immediatamente fine al conflitto dopo il suo ritorno al potere, ma non ha mai fornito dettagli sul suo piano, e vuole discutere con Zelensky la sicurezza di asset ucraini come le terre rare. Questo tesoro è infatti la merce di scambio individuata dalla nuova amministrazione Usa per continuare a fornire aiuti al Paese vittima dell'invasione russa.
Allo stesso tempo, Trump mostra i muscoli con Mosca, ed è pronto a raddoppiare le sanzioni, specie nel settore petrolifero, per indurre il Cremlino a sedersi al tavolo delle trattative. Il senso della strategia è che entrambe le parti dovranno fare delle concessioni per mettere fine al conflitto. «Parlerò con Putin», precisa Trump ricevendo per la prima volta il premier
giapponese Shigeru Ishiba alla Casa Bianca.
Nei giorni scorsi, il comandante in capo ha ribadito che la sua amministrazione sta «lavorando duramente, e sta facendo progressi», per mettere fine alla guerra, e fonti russe arrivano ad ipotizzare un suo faccia a faccia con Putin già nel corso di questo mese. Leonid Slutsky, il presidente della commissione Esteri della Duma, afferma che sono «in fase avanzata» i preparativi per un vertice che potrebbe tenersi «in febbraio o marzo».
Al centro dell'attenzione del tycoon, comunque, rimane anche e soprattutto la questione dei dazi: in campagna elettorale aveva promesso di colpire qualsiasi Paese che impone tariffe sui beni americani con barriere della stessa entità, e ora dice che annuncerà lunedì o martedì un piano per dazi reciproci. Prima dell'incontro con Shigeru Ishiba nello Studio Ovale, The Donald lo ha gelato in parte avvisando che le barriere doganali sono una possibile opzione anche sui beni giapponesi se non si arriva al pareggio della bilancia commerciale, che nel 2024 aveva un deficit di 64 miliardi per gli Usa.
Nel frattempo, tuttavia, c'è l'impegno a lavorare per ridurre il gap. Il premier sottolinea che il Giappone è il partner
economico maggiore degli Stati Uniti e il più grande investitore, annunciando l'obiettivo di 1.000 miliardi di dollari di investimenti, che sono un «reciproco vantaggio».
l termine del bilaterale, Trump afferma che la sua amministrazione ha approvato un miliardo di forniture militari per Tokyo, e il Paese del Sol Levante «aumenterà i suoi acquisti di gas naturale liquefatto americano in numeri record». «Stiamo discutendo di un gasdotto dall'Alaska, che è il punto più vicino» per trasportarlo, precisa.
Inoltre, prosegue, abbiamo concordato di collaborare ancora più strettamente per combattere l'aggressione economica cinese». Al centro dell'incontro c'è pure la spinosa questione dell'offerta di acquisizione bloccata di US Steel da parte di Nippon Steel: Trump afferma che quest'ultima investirà in US Steel, ma non cercherà di acquistarla.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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