Fbi, operazione anti-woke in corso. Anche l'agenzia governativa di polizia federale ha deciso di cancellare il suo dipartimento dedicato alla diversità e all’inclusione e lo ha fatto ancora prima dell’insediamento di Donald Trump, che nelle scorse settimane ha giurato di reprimere tutte le iniziative DEI (diversità, uguaglianza, inclusione) durante il suo mandato.
Diverse agenzie hanno chiuso i loro programmi dedicati alle minoranze negli ultimi mesi a causa dell’ondata di buonsenso che ha investito gli Stati Uniti e l’Fbi non è stata da meno: come confermato da un portavoce a Fox Digital News, l’agenzia ha messo i sigilli all’Office of Diversity and Inclusion. Una notizia che arriva dopo le polemiche delle ultime settimane, legate alle ripercussioni di queste politiche radicali DEI.
In una lettera al capo del Bureau, la senatrice repubblicana Marsha Blackburn ha affermato che le iniziative iper-progressiste avevano "messo in pericolo la nostra sicurezza nazionale e la vita di tutti gli americani", in riferimento all’attacco terroristico di Capodanno a New Orleans. E ancora: "Gli americani si sentono sempre più insicuri a causa di eventi come l'attacco terroristico del 1° gennaio, e la priorità data dall'Fbi alla diversità rispetto alla competenza dimostra che le loro preoccupazioni sono fondate. Fortunatamente, il popolo americano si è espresso e il presidente Trump riporterà presto la legge e l'ordine nella nostra nazione".
Già dopo l’attentato subito dal tycoon nel luglio del 2024 ci furono vibranti polemiche sulle agenzie federali, a partire dai servizi
segreti, ree di aver dato priorità alle minoranze a scapito delle competenze. In particolare, l’allora capo dell’intelligence Kimberly Cheatle venne travolta dalle critiche per aver voluto più agenti donne e non bianchi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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