Una delle questioni più interessanti durante ogni tornata elettorale americana è quella dei referendum convocati in ogni Stato a cadenza regolare. La democrazia americana funziona anche per queste particolarità: è elettoralista all'ennesima potenza. Nei cinquanta Stati dell'Unione ci sono, ogni volta, referendum su questioni disparate. E le midterm 2022 non hanno fatto eccezione.
I referendum, in quest'ottica, hanno riguardato tematiche simboliche ma anche questioni-bandiera dei vari partiti. E se l'intento del Partito Repubblicano era quello di tastare il terreno per la tenuta delle posizioni conservatrici sui temi più divisivi, il risultato è riuscito solo in parte.
Gli elettori hanno votato in larga parte favorevolmente a ogni misura di stampo progressista promossa tramite referendum nei vari Stati. Gli elettori del Michigan hanno votato a favore del diritto all'aborto modificando la loro Costituzione statale per creare un diritto alla libertà riproduttiva, comprese le decisioni "su tutte le questioni relative alla gravidanza", come l'aborto e la contraccezione. A trainare il risultato la conferma della governatice progressista Gretchen Whitmere. Lo stesso è successo in California, ove è stato riconfermato Gavin Newsom.
In Maryland, passato dai Repubblicani ai Democratici, è stato dato il via libera a larga maggioranza alla legalizzazione della marijuana. In uno stato fortemente conservatore come Dakota del Nord, invece, non passa il referendum per legalizzare della cannabis: vince il no con il 54%. In Colorado, invece, si è addirittura arrivati alla legalizzazione dei funghetti allucinogeni. I Repubblicani incassano il via libera all'ingresso del diritto al porto d'armi in Costituzione approvato dal 65% degli elettori dell'Iowa, loro roccaforte. In Alabama invece a larga misura gli elettori hanno votato sul referendum chiamato per consentire ai giudici di negare la cauzione per un'ampia gamma reati. La cauzione attualmente può essere negata per "reati capitali". Ciò amplierà questa platea per includere accuse tra cui omicidio, rapimento, stupro, sodomia, tortura sessuale, violenza domestica, traffico di esseri umani, terrorismo.
Interessanti anche alcuni voti su temi apparentemente locali ma che segnalano uno spostamento nella visione di molti esponenti politici di primo piano. Uno Stato apertamente repubblicano, ostile alla spesa pubblica e all'intromissione governativa come il Nebraska, roccaforte evangelico-protestante, ha approvato un piano di maggior intervento pubblico dell'autorità legale. Con due referendum è stata promossa la crescita del salario minimo dagli attuali 9,5 dollari fino ai 15 nel 2026 partendo con un passaggio a 10,5 dollari dal prossimo 1 gennaio. Parimenti, è stata approvata la possibilità di spesa per il governo locale nello sviluppo di tratte aeree locali per migliorare la connettività nel Paese.
In Florida il conservatore Ron DeSantis è stato eletto a valanga e ha ottenuto una vittoria nel referendum sulle esenzioni fiscali ai dipendenti pubblici: la norma approvata modifica la Costituzione della Florida per consentire al legislatore di approvare leggi che prevedono un'esenzione fiscale sulla proprietà domestica per insegnanti, agenti delle forze dell'ordine, agenti penitenziari, vigili del fuoco, soccorritori medici di emergenza, membri militari e lavoratori dei servizi di assistenza all'infanzia.
In Alabama invece un referendum che mirava a consentire ai governi statali e locali di fornire sovvenzioni a enti privati per l'infrastruttura Internet a banda larga è passato. La costituzione dello stato attualmente proibisce ai governi locali di finanziare asset poi utilizzati da entità private.
In Illinois è passato col 58,7% un referendum che prevede una legge volta ad aggiungere tra le garanzie costituzionali il diritto alla contrattazione collettiva per i dipendenti e la libertà di negoziare cose come salari, orari e condizioni di lavoro. In Massachusettss, invece, saranno destinati all'istruzione, strade e ponti e trasporti pubblici i proventi di una nuova tassa approvata per via referendaria che aggiunge un'extra-imposta del 4% sui redditi delle persone fisiche superiori al milione di dollari annui. A New York è stato invece approvata l'emissione di un green bond statale da 4,2 miliardi di dollari che finanzierà e progetti di mitigazione dei cambiamenti climatici, progetti di riduzione del rischio di inondazioni, infrastrutture idriche, conservazione del territorio.
Ma scavando nella giungla elettorale americana si trova davvero di tutto. In Tennessee e in Louisiana, ad esempio, due referendum erano stati convocati per modificare disposizioni di legge ormai desuete che consentivano la riduzione in schiavitù come punizione per un crimine, risalenti di fatto a prima della Guerra di Secessione del 1861-1865.
Ebbene, in Tennessee questa norma è stata approvata con quasi l'80% delle preferenze, mentre dalle parti di New Orleans e dintorni la modifica costituzionale puramente simbolica è stata respinta con oltre il 60%: anche questo è sintomatico del clima complesso che si respira in America. Dove ogni chiamata alle urne porta con sé nuovi trinceramenti identitari che proprio nei referendum possono, anche attraverso voti simbolici, venire a galla.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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