L'America ha scelto il suo 47esimo presidente al termine di una campagna elettorale sulle montagne russe, carica di veleno e di colpi di scena. Donald Trump e Kamala Harris hanno trascorso con le rispettive famiglie la lunga notte in attesa del responso delle urne del voto più serrato della storia moderna degli Stati Uniti. Gli elettori hanno affrontato lunghe code ai seggi dopo che oltre 83 milioni di loro avevano già espresso la preferenza con il voto anticipato, di persona o per posta. E sfidando il maltempo (in alcuni Stati), i timori di violenze, con la Casa Bianca e Capitol Hill barricati. Un uomo che aveva con sé una pistola lanciarazzi e una torcia è stato fermato dalla polizia al Congresso, all'ingresso per i turisti, e la polizia gli ha trovato addosso anche due contenitori che «puzzavano di benzina» e un taccuino che, ha detto, «voleva portare al Campidoglio». L'ex presidente Barack Obama ha invitato alla calma, ricordando su X che «ci sono voluti diversi giorni nel 2020 per contare ogni scheda, ed è molto probabile che neanche stasera sapremo l'esito» delle elezioni. Gli osservatori ritengono che saranno necessari meno giorni dei quattro del 2020, ma realisticamente il risultato potrebbe arrivare tra oggi e domani. Le prime proiezioni in Georgia, uno dei sette stati chiave, danno i due candidati testa a testa, mentre a Milwaukee, in Wisconsin (un altro «swing states»), dovranno essere ricontate circa 30 mila schede anticipate per «cautela». L'attesa del vincitore di una gara sul filo del rasoio è appesa a qualche decina di migliaia di voti in 13 contee degli stati in bilico. Una delle più importanti è quella di Erie (270 mila abitanti) in Pennsylvania, considerata una sorta di ground zero: le recenti elezioni hanno suggerito che vincendo lì si conquista la presidenza. Dal 2008 ha votato per il candidato che è poi andato alla Casa Bianca, incluso quando Joe Biden ha sconfitto Trump per soli 1.300 voti nel 2020. Con i seggi aperti - prima sulla costa orientale e poi via via in tutti gli altri Stati fino alla costa occidentale e alla punta estrema dell'Alaska - i due candidati hanno lanciato gli ultimi appelli. L'ex presidente ha parlato ai giornalisti mentre si recava al seggio di West Palm Beach con la moglie Melania. «Sono fiducioso, sento che stiamo andando bene, questa è la mia migliore campagna», ha detto: «Non devo dire loro che non ci sarà violenza. Ovviamente non ci sarà violenza», ha aggiunto, promettendo che «se perderò, e se è stata un'elezione corretta, sarò il primo a riconoscerlo. Finora penso che sia stata corretta». Trump ha trascorso la nottata elettorale a Mar-a-Lago con un gruppo ristretto di persone, mentre altri 4-5.000 sostenitori si sono dati appuntamento al convention center. «Queste elezioni sono state un punto di svolta», ha invece affermato Harris, che ha votato per posta e ha cenato a Washington in famiglia prima di spostarsi alla Howard University per attendere i risultati. «Concludiamo come abbiamo iniziato: con fede, con ottimismo, con gioia», ha aggiunto, insistendo sulle due «visioni molto diverse del futuro della nazione» proposte da lei e dal rivale.
Le ultime previsioni dei guru dei sondaggi la davano vincente, pur se di pochissimo: Nate Silver con il 50 per cento contro il 49,98 di Trump, mentre FiveThirtyEight con il 50 per cento di possibilità contro il 49 del rivale. E Allan Lichtman, che ha previsto 9 delle ultime 10 elezioni, ha confermato la sua previsione: vince Harris.
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