"Iran fornisce missili russi agli Houthi". L'asse Mosca-Teheran passa per la guerra in Medio Oriente

Secondo quanto riportato da Al Arabiya, l'Iran starebbe fungendo da intermediario nella fornitura di missili russi antinave agli Houthi dello Yemen

"Iran fornisce missili russi agli Houthi". L'asse Mosca-Teheran passa per la guerra in Medio Oriente
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L'Iran starebbe giocando un ruolo cruciale come intermediario per fornire ai ribelli Houthi missili supersonici antinave di fabbricazione russa, potenzialmente aumentando la minaccia contro le imbarcazioni nel Mar Rosso. Secondo quanto riportato da Al Arabiya, che cita fonti di intelligence, a Teheran si sarebbero già tenuti diversi incontri tra esponenti russi e yemeniti per discutere la fornitura di missili Yakhont, noti anche come P-800 Oniks. Queste armi permetterebbero agli Houthi di colpire obiettivi fino a 300 km di distanza, incluse navi militari europee e americane che pattugliano l'area su mandato statunitense.

Sempre più stretto il legame tra Teheran e Mosca

Sebbene la Russia non abbia ancora preso una decisione definitiva sul trasferimento dei missili agli Houthi, fonti dell'intelligence citate dall'agenzia Reuters affermano che tali armi permetterebbero ai ribelli dello Yemen di colpire con maggiore precisione le navi commerciali nel Mar Rosso, aumentando anche la minaccia per le navi da guerra statunitensi ed europee. Il Wall Street Journal aveva già segnalato a luglio la possibilità di una fornitura russa di tali missili, ma il ruolo dell'Iran come intermediario non era ancora noto.

Gli Houthi, che da novembre hanno lanciato ripetuti attacchi con droni e missili contro navi nel Mar Rosso in segno di sostegno ai palestinesi nel conflitto tra Gaza e Israele, hanno affondato almeno due navi, causando gravi interruzioni al traffico marittimo globale e aumentando i costi assicurativi per le imbarcazioni. Nonostante i bombardamenti statunitensi e britannici contro le loro postazioni, gli attacchi degli Houthi non si sono fermati.

Negli ultimi mesi, Russia e Iran hanno rafforzato i loro legami politici e militari, in particolare nel contesto della guerra in Ucraina. Come ha dichiarato lo stesso leade russo Vladimir Putin il 12 settembre scorso, le relazioni tra la Russia e l'Iran hanno acquisito "ulteriore dinamismo negli ultimi anni" e Mosca attende una visita del presidente iraniano Masud Pezeshkian anche per firmare un nuovo trattato bilaterale tra i due Paesi. Gli Stati Uniti hanno recentemente accusato Teheran di aver fornito missili balistici a Mosca per essere utilizzati contro l'Ucraina, anche se, ad oggi, non risulta che la Federazione abbia lanciato vettori iraniani contro Kiev, secondo quanto affermato dal presidente Volodymyr Zelensky l'11 settembre presso la piattaforma di Crimea a Kiev. Mosca avrebbe inoltre pagato 1,8 miliardi (in oro) all'Iran per avere i suoi droni e ora il Cremlino potrebbe dare l'ok ad armare gli Houthi qualora l'Occidente consentisse all'Ucraina di utilizzare le proprie armi per colpire obiettivi in profondità nel territorio russo.

Conferme anche da fonti Usa

Fonti vicine all'amministrazione Biden citate dalla Reuters confermano che la Russia sta valutando l'ipotesi di fornire missili antinave agli Houthi, definendo la situazione "molto preoccupante". Fonti del Pentagono sottolineano che qualsiasi tentativo di potenziare le capacità degli Houthi minerebbe "l'interesse internazionale condiviso per la libertà di navigazione e la stabilità nel Mar Rosso e nel Medio Oriente più ampio". Come spiega un'analisi del Carnegie Endowment for International Peace, la crescente collaborazione militare tra Russia e Iran, sviluppata soprattutto durante la guerra in Ucraina, ha iniziato a influenzare anche il conflitto in Yemen.

Mosca, che in passato aveva mantenuto una posizione neutrale, sta ora avvicinandosi ai ribelli Houthi, pro-iraniani. Consiglieri militari russi operano nella capitale yemenita Sanaa, e Mosca sta valutando la possibilità di fornire armi agli Houthi, il che potrebbe trascinarla direttamente nel conflitto.

Negli ultimi due anni, il viceministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov ha incontrato i rappresentanti Houthi almeno quattro volte, più di qualsiasi altro attore del conflitto. Sebbene Mosca non abbia ancora formalizzato la fornitura di missili Yakhont, i colloqui sono in corso e il via libera potrebbe arrivare presto.

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