Sì dell'Ohio all'aborto e vittorie in Kentucky e Virginia: l'election day fa rifiatare Biden

Gli elettori del Buckeye State approvano la proposta per inserire il diritto all'aborto in costituzione. Confermato il governatore dem in Kentucky. E in Virginia il senato resta alla sinistra

Sì dell'Ohio all'aborto e vittorie in Kentucky e Virginia: l'election day fa rifiatare Biden
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Ultima grande nottata elettorale negli Usa prima delle presidenziali del 2024. Nel momento peggiore della presidenza di Joe Biden, con sondaggi e indici di gradimento a picco, il partito democratico incassa importanti vittorie a dimostrazione di come il prossimo anno elettorale sarà ricco di sorprese.

L'Ohio "salva" il diritto all'aborto

Il primo successo dem è quello avvenuto in Ohio. Gli elettori del Buckeye State hanno infatti detto "sì" alla Issue 1, una proposta per inserire in costituzione il diritto all’aborto. I favorevoli hanno superato nettamente i contrari 56% s 43%. L'Ohio è diventato così il settimo Stato a pronunciarsi a favore dopo la decisione della Corte Suprema del 2022 di ribaltare la sentenza Roe v. Wade del 1973 che aveva stabilito a livello federale il diritto all'aborto. Esulta quindi Biden che punterà moltissimo sul tema durante la prossima campagna elettorale: "Gli americani hanno votato ancora una volta per proteggere le loro libertà fondamentali, e la democrazia ha vinto. Gli elettori dell'Ohio e del resto del Paese hanno respinto i tentativi dei repubblicani Maga di imporre divieti estremi sull'aborto".

La sfida dei governatori: il Kentucky resta ai dem

Una delle sfide più importanti tra democratici e repubblicani si giocava nelle sfide per i governatori di Kentucky e Mississippi, con il primo rimasto ai dem e il secondo al Gop. Tra le due, la sfida più interessante è stata quella per il Bluegrass State, uno Stato fortemente repubblicano dove il dem Andy Beshear è stato confermato con un buon margine sul procuratore generale dello Stato, Daniel Cameron, sostenuto dall'ex presidente Donald Trump. In Mississippi niente da fare per Brandon Presley. Il cugino in secondo grado del 're del rock' Elvis Presley ha perso contro il governatore in carica Tate Reeves che si è imposto con il 51,6% dei voti. A nulla è valso l'appoggio dello scrittore John Grisham, autore di bestseller come L'uomo della pioggia, il Socio o la Giuria.

Niente onda rossa in Virginia

Doppio successo per i dem anche in Virginia. Il partito dell'asinello ha mantenuto il controllo del Senato e preso il controllo della Camera statale. I democratici erano arrivato al voto con una risicata maggioranza di 22 seggi contro 17 al Senato statale, ma la vittoria sembra confermare la maggior popolarità del messaggio dei Democratici su spinosi temi sociali come l'aborto. Per il Gop, invece, l'esito dell'elezione segna la sconfitta del messaggio politico del governatore della Virginia Glenn Youngkin, che si era speso molto in prima persona durante la campagna elettorale e aveva ambizioni nazionali.

Primo sindaco donna per Philadelphia

Nella notte si sono tenuti voti importanti anche in Pennsylvania. A Philadelphia la dem Cherelle Parker è stata eletta prima donna sindaco sconfiggendo il candidato repubblicano David. Afroamericana, 51 anni, Parker è il centesimo sindaco della città da oltre 70 anni non viene governata da un repubblicano.

Parker è stata eletta con un programma importante carico di promesse in particolare quella di fare di Philadelphia "la più sicura, la più pulita e la più verde tra le grandi città degli Stati Uniti con accesso per tutti alle opportunità economiche". Vittoria dem anche per Daniel McCaffery che ha ottenuto un seggio alla Corte suprema dello Stato graze a un programma incentrato sul sostegno all'aborto.

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