Zelensky punta il dito contro Pechino: "Uno strumento nelle mani di Putin"

Il presidente ucraino ha accusato la Cina di permettere al presidente russo di sfruttare la propria influenza per "disturbare" il vertice di pace in Svizzera

Zelensky punta il dito contro Pechino: "Uno strumento nelle mani di Putin"
00:00 00:00

Duro affondo di Volodymyr Zelensky contro Pechino. Durante una conferenza stampa al forum di difesa Shangri-La Dialogue a Singapore, il presidente ucraino ha accusato la Cina di aiutare la Russia a disturbare la conferenza di pace organizzata dalla Svizzera per porre fine al conflitto iniziato nel febbraio 2022.

La Russia, sfruttando l'influenza cinese nella regione e i diplomatici cinesi, fa di tutto per disturbare il vertice di pace. Si sta recando in molti Paesi del mondo minacciando il blocco delle esportazioni agricole, alimentari e chimiche, sta facendo pressioni su Paesi per non partecipare al vertice”, ha dichiarato Zelensky. “Purtroppo è un peccato che un Paese potente e indipendente come la Cina sia uno strumento nelle mani del leader russo Vladimir Putin”. Il leader di Kiev ha inoltre affermato che alcuni componenti delle armi usate da Mosca “vengono dalla Cina” e che il sostegno di Pechino alla Federazione renderà la guerra più lunga, sottolineando come “questo sia un male per la Cina, che sostiene ufficialmente di sostenere l’integrità territoriale e la sovranità”.

Le autorità di Berna speravano che il Dragone partecipasse alla conferenza del 15-16 giugno, ma venerdì 31 maggio il ministro degli Esteri cinese Mao Ning ha anticipato che ciò era improbabile. “C'è ancora un chiaro divario tra gli accordi per l'incontro e le richieste della parte cinese, così come le aspettative generali della comunità internazionale”, ha affermato il capo della diplomazia di Pechino. “Questo rende difficile per la Cina partecipare ad un incontro”. La potenza asiatica aveva infatti chiesto un vertice volto a trovare una soluzione pacifica al conflitto con la partecipazione partitaria di tutte le parti, compresa la Russia che non è stata invitata.

Fin dall’inizio della guerra, la Cina ha adottato una posizione formalmente neutrale, schierandosi contro l’Ucraina, gli Stati Uniti e la maggior parte dell’Europa. Il suo commercio con la Federazione è cresciuto, soprattutto per quanto riguarda l’importazione di petrolio e gas. Questo ha permesso al Cremlino di attenuare l’impatto delle sanzioni occidentali e continuare a finanziare il proprio sforzo bellico.

Nel 2023, Washington ha dichiarato di avere prove del fatto che Pechino avesse fornito alla Russia componenti per armi ad alta tecnologia, mentre il 22 maggio il ministro degli Esteri britannico ha annunciato che i dati dell’intelligence raccogli dagli Usa e da Londra hanno dimostrato che “aiuti letali” cinesi “stanno già arrivando o arriveranno dalla Cina alla Russia, e da lì all'Ucraina”.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica