L'attentato a Donald Trump a Butler, in Pennsylvania, ha fatto alzare i livelli di attenzione attorno all'ex presidente degli Stati Uniti, di nuovo in corsa per la Casa Bianca. L'attentatore, Thomas Matthew Crooks, è stato neutralizzato dai cecchini subito dopo lo sparo e non sono emerse motivazioni ideologiche per il suo gesto o legami con organizzazioni terroristiche o simili. Ma la Cnn ha oggi rivelato che gli Stati Uniti nelle ultime settimane hanno ricevuto informazioni di intelligence da una fonte umana su un complotto iraniano per tentare di assassinare l'ex presidente Donald Trump. In una dichiarazione alla Reuters, la missione dell'Iran presso le Nazioni Unite a New York ha affermato che "queste accuse sono infondate e malevole". Per la Repubblica islamica, prosegue il portavoce, "Trump è un criminale che deve essere processato e punito in un tribunale per aver ordinato l'assassinio del generale Soleimani. L'Iran ha scelto la via legale per consegnarlo alla giustizia".
Ciò significa che una persona si sarebbe rivolta agli apparati americani per riferire di una possibile intenzione di attentare alla vita dell'ex presidente. Secondo l'emittente non ci sono indicazioni che il ventenne che sabato ha tentato di assassinare Trump sia coinvolto nel complotto, per il momento tutte le ricerche effettuate sula sua vita hanno dato esito negativo in tal senso. E non è nemmeno chiaro se la fonte sia affidabile o no. Tuttavia, quel che è certo, è che l'Iran ha ripetutamente promesso di vendicare la morte di Qassem Soleimani, capo della Forza Quds del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, ucciso in un attacco con droni ordinato da Trump. Soleimani, 62 anni, è stato ucciso il 3 gennaio 2020 in un attacco aereo statunitense condotto da un drone MQ-9 Reaper. È stato colpito mentre viaggiava dall'aeroporto internazionale di Baghdad.
La minaccia a Trump, quindi, non è una novità ma la fonte avrebbe rivelato una sorta di "work in progress" in tal senso. La Cnn spiega che non è stato reso noto se queste informazioni siano state condivise con l'apparato che gestisce la campagna di Trump o se siano rimaste riservate fino a questo momento. "Non facciamo commenti sul dispositivo di sicurezza del presidente Trump. Tutte le domande dovrebbero essere indirizzate al Secret Service", ha dichiarato l'organizzazione. Il portavoce del Secret Service ha affermato che "recentemente sono state aggiunte risorse e capacità aggiuntive al dispositivo di sicurezza dell'ex presidente Trump". Intanto proseguono le indagini per capire come siano state possibili le falle nel sistema di sicurezza, che hanno permesso a Crooks di appostarsi sul tetto e sparare a Trump.
L'attenzione è massima attorno al tycoon e lo dimostra l'uccisione una persona nel primo pomeriggio di oggi vicino alla sede della Convention repubblicana nel centro di Milwaukee. La sparatoria è avvenuta nei pressi di North 14th e West Vliet Street, a poco meno di un miglio dal perimetro di sicurezza della Convention nazionale repubblicana. L'ufficio del medico legale della contea di Milwaukee ha confermato che un uomo adulto è stato ucciso in quel luogo e sta intervenendo.
Pare che l'uomo stesse litigando con un altro in un parco e che abbia estratto un coltello. A quel punto è stato ucciso. Si tratta di un 20enne molto noto nel quartiere e senza fissa dimora. Non avrebbe avuto legami con la convention.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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