"Il governo conferma l’impegno presso le autorità iraniane per l’immediata liberazione di Cecilia Sala, e, in attesa di essa, per un trattamento rispettoso della dignità umana": è quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi dopo il vertice sul caso della giornalista italiana detenuta in Iran.
Le dichiarazioni della madre di Cecilia Sala
Questo pomeriggio, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi, Elisabetta Vernoni, madre della giornalista, ha incontrato il presidente del Consiglio dichiarandosi "soddisfatta". Nel corso del pomeriggio, inoltre, il Presidente Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con Renato Sala, padre di Cecilia. "Sono un soldato come Cecilia. Aspetto e rispetto i lavoro che stanno facendo", ha ribadito Vernoni. "Va male, è ovvio però questo incontro mi ha aiutato, avevo il bisogno di guardarsi negli occhi anche tra mamme su cose di questo genere...", sono state le prime parole di Vernoni, che ha incrociato i cronisti lasciando Palazzo Chigi.
Nella telefonata di ieri "avrei preferito notizie più rassicuranti da parte sua e invece le domande che ho fatto... glielo ho chiesto io, non me lo stava dicendo, le ho chiesto se ha un cuscino pulito su cui appoggiare la testa e mi ha detto 'mamma, non ho un cuscino, né un materassò", ha riferito la madre di Sala. Poi ha aggiunto: "Cerca di essere un soldato Cecilia e cerco di esserlo io. Però le condizioni carcerarie per una ragazza di 29 anni che non ha compiuto nulla devono essere quelle che non la possano segnare per tutta la vita". "Poi - riprende - io rispetto i tempi che mi diranno ma le condizioni devono essere quelle di non segnare una ragazza che è un'eccellenza italiana, non solo il vino e i cotechini". Sui tempi della scarcerazione Vernoni ha dichiarato di essere preoccupata per via "decisioni importanti e di forza del nostro Paese per ragionare sul rientro in Italia, di cui io non piango, non frigno e non chiedo tempi, perchè sono realtà molto particolari".
La riunione a Palazzo Chigi
Questo pomeriggio a Palazzo Chigi si è tenuta una riunione convocata dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in relazione alla detenzione della giornalista italiana. Alla riunione hanno preso parte il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e il Consigliere diplomatico del Presidente, Fabrizio Saggio. Alla fine dell'incontro, il Governo conferma l'impegno presso le autorità iraniane per l'immediata liberazione di Sala, e, in attesa di essa, per un trattamento rispettoso della dignità umana. A quanto si apprende si terrà lunedì 6 gennaio alle ore 14.00 la seduta del Copasir per l'audizione del sottosegretario alla presidenza del consiglio e autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica Mantovano.
Le dichiarazioni del ministro Tajani
In Iran "Cecilia Sala è detenuta senza nessun motivo e in attesa della sua liberazione abbiamo chiesto sia trattata come vanno trattati i detenuti. Ancora non ha le condizioni di detenzione che ci avevano assicurato e chiediamo venga rispettata la sua dignità, questa è un priorità". Lo ha detto il ministro Tajani a Zona Bianca. "L'ambasciatrice ha chiesto una seconda visita consolare e Cecilia Sala ha avuto più di una volta la possibilità di fare chiamate alla famiglia, ma questo non è sufficiente, serve che in cella vengano rispettati i suoi diritti, come un letto e la possibilità di leggere". Nella stessa trasmissione Tajani ha annunciato che domani mattina è stata convocata al ministero degli Esteri a Teheran la nostra ambasciatrice, Paola Amadei.
"Io mi auguro che non siano tempi lunghi. Noi lavoriamo come abbiamo lavorato per Alessia Piperno, che siamo riusciti a riportare in Italia dopo 45 giorni di detenzione. Io mi auguro che i tempi siano più brevi possibile, però non dipende da noi. Lei è detenuta, non c'è ancora un capo di imputazione, un processo incardinato e quindi vediamo quali saranno i tempi".
Lo ha dichiarato Tajani: "Noi stiamo facendo tutto ciò che è in nostro possesso con la presidenza del Consiglio, il ministero degli Esteri, l'intelligence, tutti stiamo lavorando 24 ore su 24 per risolvere il problema e riportare Cecilia a casa", aggiunge Tajani. Il Ministro degli Esteri ha ribadito come le condizioni della detenzione di Sala non siano adeguate alle richieste italiane.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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