Era il secondo giorno di caccia all'uomo ieri, in Spagna, vicino a Toledo. La Guardia Civil sta cercando il responsabile dell'atroce omicidio di un bambino di undici anni ammazzato domenica mattina mentre giocava su un campo di calcio con altri amici nel centro sportivo Ángel Tardío a Mocejón, vicino alla città di Toledo. Si pensa che la vittima, che è stata chiamata Mateo, sia stata attaccata da una persona che indossava un cappuccio. Il sospetto, descritto dalla Guardia Civil come un uomo che con pantaloncini corti e una maglietta bianca, con i capelli scuri e il volto coperto da un fazzoletto, sarebbe fuggito dalla scena a bordo di una Ford Mondeo grigia.
L'attacco è avvenuto intorno alle 10. L'emittente Rtve ha detto che una delegazione governativa ha confermato che la vittima ha subito 10 coltellate. Si dice che una dozzina di pattuglie siano state dispiegate per cercare il sospetto, aiutate da un'unità subacquea e dalla sorveglianza aerea.
Sindaci e consiglieri si sono riuniti all'ingresso del Palazzo Provinciale di Toledo alle 12 di ieri per un minuto di silenzio per Mateo e una ragazza di 17 anni uccisa sabato nella vicina Otero. Asell Sánchez, un cugino di Mateo che parla come portavoce della famiglia, ha detto ai media spagnoli di non avere idea di chi sia il responsabile. Ha spiegato: «Era un bravo ragazzo, super affettuoso, stava giocando con i suoi amici, qualcuno è arrivato, non abbiamo ulteriori informazioni. Questi sono tempi difficili». Mocejón, con una popolazione di circa 5.000 abitanti, ha dichiarato tre giorni di lutto ufficiale.
Emiliano Garcia-Page, presidente della regione di Castilla-La Mancha, ha espresso il suo sostegno alle forze dell'ordine coinvolte nelle ricerche. In un post su X ha promesso che «tutto il peso della legge ricadrà sull'autore del reato».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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