Libero dopo 16 giorni. Il regista e sceneggiatore premio Oscar Paul Haggis è tornato in libertà dopo oltre due settimane agli arresti domiciliari con le accuse di violenza sessuale e lezioni aggravate su una 28enne inglese. Gli abusi sarebbero avvenuti in un b&b di Ostuni dal 12 al 15 giugno. La gip del Tribunale di Brindisi, Vilma Gilli, ha accolto l'istanza di revoca dell'arresto presentata il 30 giugno scorso dal difensore, il penalista barese Michele Laforgia. Haggis era agli domiciliari dal 19 giugno. Il 29 giugno, su richiesta della Procura, la presunta vittima è stata sentita in un lungo incidente probatorio. I pm si erano opposti alla richiesta di scarcerazione.
Il racconto della 28enne inglese, presunta vittima di violenza sessuale da parte del premio Oscar «non solo ha confermato l'assenza di contegni violenti costrittivi da parte dell'indagato al fine di consumare gli atti sessuali, ma ha rivelato una complessa vicenda che sfuma l'originario giudizio espresso nella ordinanza» che aveva disposto gli arresti domiciliari per il regista, e cioè la «incapacità di Haggis di resistere ai propri istinti sessuali». Lo scrive la gip di Brindisi Vilma Gilli nel provvedimento di revoca dell'arresto.
La gip spiega che «le modalità di incontro tra indagato e persona offesa, la spontanea permanenza» della donna «presso la residenza dell'indagato anche successivamente agli abusi, i momenti di convivialità tra loro durante le giornate o l'ordinaria messaggistica dei propri impegni/spostamenti, le modalità di commiato adottate dalla persona offesa, sono espressione di una complessità di interazioni tra le parti che, anche laddove meritevole di approfondimento, allo stato affievolisce il giudizio negativo della personalità di Haggis quale soggetto incline a esercitare violenza, fisica o psichica, in danno di terzi».
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