Anm, vince la maggioranza silenziosa

Alla prova del voto la corrente moderata è la più votata. Davanti ai barricaderi di Md

Anm, vince la maggioranza silenziosa
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Protesta sì, ma anche dialogo. Vince la corrente moderata Magistratura indipendente alle elezioni per il vertice dell'Anm, con 2065 voti, anche se non ha cavalcato come le forze di sinistra le contestazioni alla separazione delle carriere. Mi si è opposta alla riforma senza esasperare lo scontro con il governo, avrà 11 dei 36 seggi e cresce rispetto alle elezioni all'Anm del 20 e a quelle al Csm del 22. «Il giusto metodo - spiega uno dei suoi dirigenti- per protestare contro la separazione delle carriere, essendo magistrati e non metalmeccanici, con tutto il rispetto, è confrontarsi e non scendere con i cartelli in piazza».

A soffiare sul fuoco delle proteste, con lo sciopero proclamato per il 27 febbraio, è stata la corrente di sinistra Md, che finisce in fondo alla lista con 1.081 voti (6 seggi), ma anche Area, il cartello movimentista delle toghe, a volte più a sinistra di Md, che era il più votato e ora scende al secondo posto con 1803 voti (9 seggi). Insieme, rappresentano un blocco rosso che condiziona pesantemente il sindacato delle toghe.

Anche perché la corrente di centro Unicost, 1560 voti (8 seggi), è fortemente sbilanciata a sinistra. L'hanno soprannominata «Unicarea», perché nel direttivo dell'Anm guidata da Santalucia votava sempre con la sinistra, come fanno al Csm.

Un tracollo, con 304 voti(2 seggi), ha subìto la formazione Centouno, che richiama l'articolo della Costituzione:I giudici sono soggetti soltanto alla legge.

«Sono andati anche loro a sinistra - spiega una voce autorevole di Mi-, la protesta ha favorito la polarizzazione del voto e i nostri sono voti preziosi perché convinti e rappresentano l'unica alternativa alla sinistra giudiziaria. La corrente ha il 30%, non il 51, la situazione è delicata, dovremo valutare che fare e non necessariamente cercare alleanze. Il nostro è un gruppo liberale non risponde a ordini di partito, quindi servirà un confronto con gli eletti. Dobbiamo capire anche chi sono gli eletti delle altre correnti, perché la politica la fanno le persone. I più votati di Area sono di sinistra estrema, non conosciamo quelli di Unicost, che non ha un'identità predefinita.

Per il nuovo direttivo dell'Anm c'erano 150 candidati per i 36 componenti che eleggeranno presidente e giunta esecutiva centrale. Il più votati sono di Mi: 688 voti per Giuseppe Tango giudice di Palermo, 652 per Antonio D'Amato pm di Messina, 569 per Chiara Salvatori giudice a Roma, 524 a Maria Chiara Vanini, classe 86, giudice a Milano. Poi per Area, 514 voti al pm di Rieti Rocco Gustavo Maruotti e 464 al giudice di Napoli Paola Cervo. Di nuovo per Mi, tra i più votati, con 427 consensi, Gerardo Giuliano, giudice a Napoli.

Il voto telematico, iniziato

domenica all'indomani delle contestazioni delle toghe alle inaugurazioni dell'anno giudiziario nelle 26 Corti d'appello, si è concluso alle 13 il primo dato parlava di un'affluenza elevata: 81,57%, 6.855 degli 8.404 elettori.

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