L'Italia non è al sicuro. Intelligence e antiterrorismo alzano gli scudi per difendere il Paese dalla minaccia jihadista. L'agghiacciante filmato comparso in rete nelle scorse ore su YouTube che indica Roma e Pisa tra gli obiettivi sensibili dei terroristi ha spinto il capo della polizia Alessandro Pansa a scrivere una circolare a questori e prefetti chiedendo di innalzare il livello di attenzione.
Le immagini firmate «Isra Media Production», leggi Isis, del resto, non lasciano dubbi e insieme a Inghilterra e Usa anche noi potremmo finire nel mirino degli integralisti. Nei quattro minuti di immagini, infatti, i campi di addestramento in Medio Oriente si alternano con fotogrammi della Torre di Pisa, Colosseo, Pantheon, Piazza Navona, San Pietro, interrotte solo da scene di cadaveri sgozzati e martiri sorridenti nel nome di Allah mentre una voce in arabo (sottotitolata in inglese) commenta: «Non vi sentirete sicuri nemmeno nelle vostre camere da letto». Eppoi «conquisteremo Roma, distruggeremo le vostre croci e faremo schiave le vostre donne, con il benestare di Allah».
Una minaccia tutt'altro che velata, che si somma alla rivelazione serale della Cnn: «Nelle ultime ore in Francia alcune cellule dormienti di terroristi si sono attivate. I servizi di sicurezza sono in allerta». Una informativa che preoccupa gli 007 d'Oltralpe ma che probabilmente è stata una dei motivi per cui il capo della polizia italiana, d'intesa con il ministro dell'Interno, ieri ha invitato i vertici delle forze dell'ordine a verificare l'esistenza e la rispondenza delle misure anti terrorismo. «L'attuale scenario internazionale, con particolare riferimento agli episodi avvenuti in Francia, necessita di una rivisitazione delle disposizioni di sicurezza e degli obiettivi da sottoporre a vigilanza», scrive Pansa nella circolare. L'invito a questori e prefetti è quello di promuovere urgentemente riunioni tecniche di coordinamento per raccogliere tutte le indicazioni utili a individuare gli obiettivi a rischio, partendo da edifici di culto e preghiera, scuole religiose e organi di informazione, che verranno protetti attraverso una rete di blindature, metal detector e sistemi di videosorveglianza collegati alle sale operative delle forze dell'ordine. «I prefetti valuteranno l'eventuale potenziamento dei dispositivi esistenti - scrive nella circolare - e ove ritenuto imprenscindibile, l'istituzione di nuovi servizi di vigilanza richiedendo le ulteriori risorse che si rendessero necessarie».
L'indicazione era arrivata dal ministro dell'Interno Angelino Alfano, che chiedeva di vigilare con attenzione non solo su sinagoghe e moschee, ma anche sui consolati dei Paesi più esposti sul fronte mediorientale. Lo spettro principale restano i foreign fighters , i combattenti partiti dalla nostra penisola e i «lupi solitari», i singoli votati al jihad. Proprio per questo, secondo Matteo Renzi, è necessario istituire un'intelligence europea, che fornisca informazioni globali, così da poter attivare le misure di sicurezza in quei paesi che risultano a rischio attacco.
Il premier pensa anche a una task force, alla quale le intelligence dei singoli Paesi farebbero arrivare dati «selezionati» a seconda del territorio in cui la minaccia jihadista dovesse presentarsi. Per discutere la questione oggi a Parigi si terrà un vertice straordinario, al quale parteciperà anche Alfano insieme ai colleghi dell'Ue.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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