Dopo Matteo Renzi, è toccato a Maria Elena Boschi. Il governo non è il benvenuto alla Festa dell'Unità. Anche contro il ministro per le Riforme, che era stata invitata alla kermesse di Bologna per parlare di referendum e riforma costituzionale, è stata duramente contestata. "Avete ucciso la democrazia", ha urlato un inferocito gruppo di studenti e insegnanti. In un video pubblicato su YouTube (guarda qui) l'intervento del servizio di sicurezza che è intervenuto in malo modo per cacciare i contestatori.
Già l'accoglienza era stata fredda. È, poi, bastato che la Boschi iniziasse a sbandierare le ragioni del "sì" alla riforma costituzionale, perché dalla platea si levassero fischi, boati e pure qualche insulto. Gli studenti del Link, coordinamento bolognese di universitari, si sono alzati in piedi esponendo cartelli e contestando duramente il ministro. La contestazione è subito degenerata in un vivace parapiglia con urla, schiamazzi e qualche spintone (guarda il video). Vista la malparata, la Boschi ha invitato i contestatori a salire sul palco per spiegare i motivi della loro contrarietà alla riforma: "Anziché urlare, inviterei sul palco quel ragazzo per sentire cosa dice...".
Aldilà delle finte aperture della Boschi, come dimostra un video caricato su YouTube, è immediatamente intervenuto l'imponente servizio d'ordine per cacciare i contestatori. Le forze dell'ordine hanno quindi identificato gli studenti del Link e li hanno tenuti fuori dalla sala in cui parlava la Boschi. "Ma quale Partito democratico!", hanno apostrofato in sala.
All'interno sono così rimaste soltanto le persone "filtrate" dagli agenti. "Un ragazzo è stato portato fuori in malo modo - racconta una insegnante - noi partigiani della scuola pubblica siamo stati bloccati".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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