Bardella, enfant prodige della destra

Delfino di Le Pen, 23 anni e origini italiane: il più votato di Francia

Bardella, enfant prodige della destra

Faccia pulita da bravo ragazzo, giacca scura e camicia bianca, Jordan Bardella, 23 anni, di origini italiane, è l'enfant prodige della destra nazionalista francese, che ha tirato una sberla elettorale al presidente Emmanuel Macron. Capolista del Rassemblement National di Marine Le Pen ha spuntato il primo posto alle europee in Francia. Una vittoria simbolica, con soli 200mila voti in più centrata dal ragazzino che considera il leader della Lega, Matteo Salvini, «un'immagine di speranza». Per Bardella la sconfitta di misura della compagine di Macron «è una chiara lezione di umiltà per il presidente».

Poco conosciuto fino a pochi mesi fa è stato scelto dalla zarina Le Pen, come capolista alle elezioni europee. Madre italiana e padre francese parla con pronunciato accento la nostra lingua e non si vergogna di sottolineare le sue umili origini come figlio di un'immigrata. Bardella è cresciuto nella banlieu di Drancy a nord est di Parigi, dove la fanno da padrone gli spacciatori di droga. Più volte ha ricordato che sua madre viveva con il salario minimo dimostrandosi sempre più vicino al popolo e avversando l'élite grazie a un'ottima parlantina. Anche se gli avversari si leccavano i baffi pensando di farlo fuori facilmente nella corsa alle europee, Bardella ha cominciato a masticare politica a 16 anni. Più tardi ha fondato la «Banlieu Patriotes», un movimento delle periferie diseredate francesi vicino ai sovranisti di Le Pen. È proprio Marine a notarlo chiamandolo alla guida dei giovani della destra nazionalista francese. E nel 2017 lo vuole come portavoce per le elezioni presidenziali. Ai dibattiti in tv mantiene sempre la calma e si presenta anche in cravatta più simile, come look, a un giovane forzista. In una recente convention dei giovani sovranisti a Roma ha spiegato molto bene il suo pensiero: «Europa è la democrazia ateniese, non la tecnocrazia di Bruxelles. Europa è la Roma imperiale non il trattato di Roma, Marine Le Pen e Salvini e non Juncker e Moscovici». E quando in italiano ha aggiunto un «Salvini capitano» è partita la standing ovation.

Sui migranti Bardella non ha

dubbi: «Devono essere rilocalizzati, a casa loro, non a casa nostra». Per l'astro nascente, Marine Le Pen è «il boss», che forse medita di puntare sul giovane con sangue italiano per tenere a bada l'ambiziosa nipote Marion.

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