Tajani: "Berlusconi e Merkel siano mediatori Onu tra Ucraina e Russia"

Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, lancia la proposta: "Bisogna far cessare le armi. Berlusconi e Merkel sono due grandi leader europei in grado di trattare seriamente con entrambe le parti"

Tajani: "Berlusconi e Merkel siano mediatori Onu tra Ucraina e Russia"

Per arrivare al cessate il fuoco tra Ucraina e Russia serve anche una efficace operazione di mediazione da parte dell'Europa, che fino a questo momento ha imposto dure sanzioni nei confronti di Mosca. Ma la via del dialogo, al di là della brutta piega che stanno prendendo gli ultimi sviluppi, deve restare sempre viva. Non può mai essere risparmiata. Nelle ultime ore è spuntata un'ipotesi, lanciata da Antonio Tajani, che vedrebbe in campo due figure di altissimo rilievo in ambito europeo per trattare con entrambe le parti.

Cav e Merkel mediatori?

Bisogna far di tutto per arrivare a un accordo tra Ucraina e Russia, per far mettere da parte le armi e risparmiare così la vita dei civili. Per questo il coordinatore nazionale di Forza Italia ha proposto i nomi di Silvio Berlusconi e Angela Merkel come protagonisti di una grande mediazione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), in grado di poter parlare sia con Vladimir Putin sia con Volodymyr Zelensky: "Sono due grandi leader europei in grado di trattare con entrambe le parti".

Insomma, due rappresentanti dell'Occidente che hanno le carte in regole per interloquire anche con il presidente della Federazione Russa: sotto l'ombrello dell'Onu potrebbero "avviare una trattativa seria" in quanto risultano essere "credibili come occidentali, europei ed europeisti". Allo stesso tempo sono profili che vengono reputati da Tajani come "credibili per la loro serietà, di fronte a Putin".

L'ingresso dell'Ucraina nell'Ue

Antonio Tajani si è espresso inoltre sulla richiesta dell'Ucraina di adesione all'Unione europea. I tempi per un eventuale ingresso non sono proprio brevi: l'intenzione è quella di accelerare per avviare una trattativa, fermo restando che non si entra nell'Ue con una grande facilità. Nel momento in cui diventa candidato "ha politicamente una maggior copertura da parte dell'Unione europea senza essere formalmente all'interno dell'Ue". Comunque dall'Unione europea c'è pieno sostegno e totale collaborazione "a valutare tutte le possibilità per garantire aiuti economici e militari" volti a raggiungere la pace.

Un nuovo Recovery

Tra le opzioni sul tavolo dell'Ue c'è quella di partorire un nuovo Recovery, seguendo la linea di quanto avvenuto per contrastare le conseguenze economiche causate dalla pandemia da Covid-19. Proprio ieri il premier Mario Draghi ha fatto sapere che Italia e Francia sono allineate sulla possibilità di emettere debito comune garantito dagli Stati membri dell'Ue per irrobustire l'Unione sul piano dell'energia e della difesa.

"Insieme alla Francia potremo anche cercare di convincere la Germania a dar vita a un nuovo Recovery, finalizzato alla realizzazione di nuove

infrastrutture energetiche e di una politica di difesa comune. Perché poi ci sarà anche il costo della ricostruzione dell'Ucraina, che dovrà comunque essere sostenuto una volta finita la guerra", ha sostenuto Tajani.

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