La sinistra corona il «sogno» di una vita: una tassa collegata all'aria che respiriamo. Con la scusa del cambiamento climatico, Bonelli e Fratoianni (in foto), i due gemelli della sinistra radicale alleata di Schlein e Conte, provano a rifilare agli italiani una patrimoniale. Il balzello è inserito nella proposta di legge quadro sul clima, che Sinistra e Verdi hanno presentato ieri in pompa magna nella sala stampa di Montecitorio.
Il pianeta si surriscalda? Trovato il rimedio: la patrimoniale. Nella proposta di legge la sorpresa è contenuta all'articolo 12. Chi deve sostenere i costi della transizione ecologica? I risparmi degli italiani. Un cane che si morde la coda. All'articolo 12 Fratoianni e Bonelli mettono nero su bianco: «Fino al 31 dicembre 2030 è istituito un contributo annuale straordinario sui grandi patrimoni la cui base imponibile è costituita da una ricchezza netta superiore a 20 milioni di euro derivante dalla somma delle attività mobiliari e immobiliari al netto delle passività finanziarie, posseduta ovvero detenuta sia in Italia che all'estero, da persone fisiche, le cui aliquote sono pari al 0,5 per cento per i patrimoni tra 20 e 100 milioni di euro, al 1 per cento per i patrimoni superiori a 100 milioni e fino a 1 miliardo di euro, al 2 per cento per i patrimoni sopra 1 miliardo di euro». Tassare. Tassare. Tassare. È la ricetta che viene meglio alla sinistra.
Ogni occasione è buona, propizia, per mettere le mani nelle tasche degli italiani. La transizione ecologica, così come imposta dall'Ue nel piano del socialista Frans Timmermans, ex commissario per il Clima, ha un costo elevatissimo per famiglie e imprese. Certo la soluzione non può essere un ulteriore aggravio di tasse ma un percorso graduale di lungo periodo accompagnato dal sostegno statale. Per la sinistra la via più breve è la patrimoniale.
E Bonelli ne fa ora una questione centrale anche nel rapporto con Pd e M5S: «La legge sul clima per noi è un elemento fondamentale su come costruire
alleanze. Calenda sappiamo quel che pensa, noi lo chiediamo a Pd e M5s e siamo fiduciosi di aprire una interlocuzione. Presenteremo questa legge nei banchetti in tutta Italia». Chissà cosa penserà Calenda dei nuovi alleati.
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