Sono circa 5 milioni gli italiani messi a letto dall'influenza. L'incidenza è di 4,76 casi per mille abitanti, 282 casi la scorsa settimana, con un numero di campioni positivi per virus influenzali, che supera il 30%. Sono questi i dati dell'ultimo rapporto del sistema di sorveglianza InfluNet dell'Istituto Superiore di Sanità. L'attuale stagione influenzale è anomala, poiché dopo un calo consistente dei casi iniziato nella terza settimana dell'anno, dall'inizio di marzo si è osservata una ripresa dei nuovi casi di sindromi simil-influenzali in crescita.
La ripresa dei contagi è trainata dai bambini con meno di 5 anni: nella settimana dal 14 al 20 marzo è stato registrato un'incidenza di 14,82 casi per mille, che però è in crescita in tutte le età: 6,94 casi per mille nella classe 5-14 anni; 4,45 nella fascia 15-64; 1,77 negli over-65. I casi di sindromi simil-influenzali sono in risalita in tutta le regioni, eccetto Basilicata e Sardegna, e vedono sul podio le Marche con 9,3 casi per mille, il Piemonte con 8,54 e la Lombardia con 6,15. Restano sotto la soglia basale di 3,16 casi per mille Veneto, Lazio, Molise, Campania e provincia autonoma di Trento.
Per quanto riguarda Sars-Cov-2, sono 30.710 i nuovi contagi in Italia. Si registrano inoltre altri 95 morti e 211.535 tamponi processati tra molecolari e antigenici, con un tasso positività al 14,5%. I ricoverati con sintomi sono 9.496, 315 in più da ieri, mentre 487 sono le terapie intensive occupate, 23 in più da ieri. Proprio influenza e Covid sono al centro di uno studio dell'Università di Edimburgo, Liverpool, Leiden e dell'Imperial College di Londra su The Lancet, secondo il quale i pazienti con coinfezione da SARS-CoV-2 e virus influenzali hanno una probabilità 4 volte maggiore di richiedere il supporto della ventilazione e 2,4 in più di morire rispetto a chi ha solo il Covid. La ricerca, condotta nell'ambito del Consorzio di caratterizzazione clinica del Coronavirus dell'International Severe Acute Respiratory and emergente Infection Consortium (Isaric), è la più grande mai realizzata su persone con Covid-19 e altri virus respiratori endemici. Isaric è stato avviato nel 2013 in vista di una pandemia come questa. Il team ha esaminato i dati degli adulti positivi a Sars-Cov-2, ricoverati in ospedale nel Regno Unito tra il 6 febbraio 2020 e l'8 dicembre 2021. I risultati dei test per le coinfezioni virali respiratorie sono stati registrati per 6.965 pazienti con Covid, circa 227 di questi avevano anche il virus dell'influenza e hanno avuto esiti significativamente più gravi. «Abbiamo scoperto che la combinazione Covid/virus influenzali è molto pericolosa. Questo sarà importante poiché molti Paesi diminuiranno l'uso delle misure di distanziamento sociale e contenimento afferma Kenneth Baillie, docente di medicina sperimentale all'Università di Edimburgo - Ci aspettiamo che il Covid circoli con l'influenza, aumentando le possibilità di co-infezione. Ecco perché dovremmo cambiare la nostra strategia di test per i pazienti positivi in ospedale e testare l'influenza in modo molto più ampio».
«Non è molto comune essere infettati da più di un virus, ma è importante essere
consapevoli del fatto che le coinfezioni si verificano conclude Peter Openshaw, docente di medicina sperimentale dell'Imperial College - I vaccini contro Covid e influenza sono diversi e le persone hanno bisogno di entrambi».
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