"Si sono offesi? Li sfido a un dibattito". È scontro tra Gasparri e la Cina

Il senatore Maurizio Gasparri ha esultato per la vittoria degli Stati Uniti alle Olimpiadi, criticando la Cina. Piccata la reazione dell'Ambasciata cinese. Ma il politico di Forza Italia rilancia

"Si sono offesi? Li sfido a un dibattito". È scontro tra Gasparri e la Cina

Il senatore Maurizio Gasparri non sembra avere intenzione di porre un freno alle critiche che sta riservando alla Cina.

Il senatore di Forza Italia, qualche giorno fa, è partito dall'esito del medagliere delle Olimpiadi 2021 di Tokio per sostenere come fosse un bene che gli Stati Uniti avessero superato la Cina per numero di vittorie.

La partita sportiva tra i due colossi, Stati Uniti e Cina, è stata aperta sino agli ultimi giorni di Tokio 2021. Tra i risultati olimpici che si sono rivelati decisivi, può essere annoverata la vittoria dell'oro nel basket da parte del team americano, che è stato guidato da una sontuosa prestazione di Kevin Durant, giocatore dei Brooklyn Nets. Un risultato - il primato in classifica degli States - che è arrivato quindi al fotofinish. Ma Gasparri, come premesso, ha guardato alle Olimpiadi ed alla casistica relativa alle medaglie soprattutto per presentare una riflessione di carattere geopolitico.

Il tweet dell'ex ministro, una volta apprese le statistiche finali del medagliere, non ha lasciato troppo spazio ad interpretazioni: "Bene - ha fatto presente Gasparri - che nel medagliere delle #Olimpiadi gli #Usa superino la #Cina che diffonde virus e inquina il pianeta. La #Cina è la vergogna del mondo. Un dovere disprezzare la Cina", ha scritto l'esponente di Forza Italia che si è dunque riferito alle origini e sulla diffusione della pandemia da Covid19, sulle quali ancora si discute e si indaga dal punto di vista scientifico, ed alla questione dell'inquinamento globale che sarebbe alimentato dalle politiche della Repubblica popolare cinese. Ma la presa di posizione del politico ha suscitato, quasi nell'immediatezza, reazioni diplomatiche da parte della Cina.

Sempre su Twitter, infatti, è emersa una dichiarazione ufficiale dell'Ambasciata della Repubblica popolare cinese in Italia: "Le calunnie contro la #Cina del Sen. @gasparripdl sono un'istigazione alla discriminazione e all'odio - si legge - . Le condanniamo fermamente - continua il tweet - . Il rispetto per un altro Paese e il suo popolo, è il minimo che ci si dovrebbe aspettare da un parlamentare. Purtroppo ha fallito miseramente". Questa è stata la replica, che risale alla giornata di ieri. Insomma un botta e risposta bello e buono, con il senatore Maurizio Gasparri che, nel corso della giornata di oggi, non ha tuttavia esitato a pronunciarsi una seconda volta in merito.

L'esponente di Forza Italia, attraverso un video questa volta, ha proposto l'organizzazione di un incontro mediante cui discutere delle tematiche sollevate nelle sue argomentazioni: "I cinesi si sono offesi per qualche mia battuta sulla rete. Io ribadisco che la Cina nega ogni tipo di diritto: inquinano, reprimono con la violenza, fanno concorrenza sleale al resto del mondo, non dicono la verità sul cinavirus. Li sfido a un pubblico dibattito!".

Dunque Gasparri ha sottolineato come le offese dei "cinesi" derivassero da qualche "battuta", ma non ha comunque mollato la presa sulle critiche presentate, rilanciando sul ruolo che la Cina eserciterebbe nel mondo contemporaneo.

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