Giallo sul suicidio del costumista

Canfora lavorava su "Parthenope" a Capri

Giallo sul suicidio del costumista
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Gli investigatori ritengono che la pista più probabile per la morte di Luca Canfora, il costumista di 51 anni trovato nelle acque di Capri (dove era impegnato per la realizzazione di Parthenope, il film di Paolo Sorrentino) l'1 settembre 2023 da un gruppo di canoisti, sia sempre quella del suicidio. Ma sulle cause del decesso dell'uomo, che sarebbe avvenuto in seguito a una caduta dal costone di roccia che corre lungo gli scoscesi sentieri di via Krupp, è stato presentato un esposto dalla famiglia che ritiene invece che Canfora non si sia suicidato. Di qui la decisione di procedere a nuovi accertamenti e la convocazione per il prossimo 18 febbraio del fratello di Canfora da parte della Squadra Mobile. A riaccendere i riflettori sulla vicenda un servizio del Fatto Quotidiano. Le indagini hanno subito un impulso di recente sulla base di un esposto presentato dalla famiglia del 51enne. Gli inquirenti stanno anche ipotizzando la riesumazione del cadavere nel supplemento di indagini che la Squadra Mobile e la Procura di Napoli stanno effettuando. Per una singolare coincidenza uno dei protagonisti del film, Raimondo, innamorato della sorella Parthenope, si lancia dalla stessa scogliera alta 100 metri. La morte di Canfora è avvenuta subito dopo quelle riprese. Terminati i lavori, la troupe ha lasciato la location, i giardini comunali di Augusto, che con il sopraggiungere della sera vengono chiusi al pubblico e proprio in quel frangente di Canfora si sono perse le tracce, fino al ritrovamento del suo cadavere, la mattina del giorno dopo, sugli scogli sottostanti il belvedere. Il corpo di Canfora presentava contusioni e ferite esterne, una delle quali sulla parete frontale.

Ha subito un'aggressione? E come è possibile che nonostante un salto di 100 metri non ci fossero fratture? La famiglia si sta avvalendo della consulenza del generale Luciano Garofano, ex comandante del Ris. La famiglia nutre sul movente del gesto (non era depresso) e dall'autopsia non è emersa la presenza di sostanze stupefacenti. C'era qualcuno con lui? Che fine hanno fatto il suo cellulare e il suo portafoglio?

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