Cartabia si promuove. "Obiettivi superati". E rilancia la riforma del Csm entro l'anno

La ministra della Giustizia Marta Cartabia, ieri in Senato, si autopromuove

Cartabia si promuove. "Obiettivi superati". E rilancia la riforma del Csm entro l'anno

La ministra della Giustizia Marta Cartabia, ieri in Senato, si autopromuove. «Ad oggi, possiamo senza dubbio dire di aver conseguito, e invero superato, gli obiettivi previsti per il 31 dicembre 2021, che annoveravano l'approvazione delle leggi di delega in materia di processo civile e di processo penale; gli interventi in tema di insolvenza e l'avvio del reclutamento per l'ufficio per il processo», dice il Guardasigilli che si dà un dieci e lode soprattutto in merito alla lotta dei processi lumaca.

«I processi irragionevolmente lunghi rappresentano un vulnus per tutti», ammette. Per questo «l'azione del Ministero della giustizia è stata orientata con determinazione verso un obiettivo che ho ritenuto cruciale: riportare i tempi della giustizia entro limiti di ragionevolezza». Con uno «sforzo» rivolto «in linea di continuità con l'azione del precedente governo» ad «assicurare le necessarie risorse umane, materiali, strumentali, per permettere alle procure e ai giudici lo svolgimento della loro altissima funzione».

Essendo in Senato, una carezza ai parlamentari era d'obbligo; infatti: ««La giustizia è stata interessata da alcune importanti riforme normative, che questo Parlamento ha approvato superando le non irrilevanti divergenze di vedute e di sensibilità e lasciando prevalere il senso di responsabilità verso il bene comune e il primario interesse del paese». Quindi un messaggio al collega dell'Economia: «Le riforme del processo civile e del processo penale necessitano di ingenti risorse umane e materiali».

Un accenno anche all'ergastolo ostativo: «La riforma va fatta entro maggio»; ma anche alla cruciale riforma del Csm: «Nelle prossime settimane potremo progredire nella scrittura anche di questo atteso capitolo di riforma, che il Pnrr ci impegna ad approvare entro il 2022. La Camera ha già calendarizzato la discussione in aula e quella scadenza dovrà essere rispettata».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica